Proporre un corso di yoga ai bambini significa iniziare un percorso di crescita che permetta loro, attraverso un approccio di tipo ludico, di sperimentare le proprie capacità fisiche e psichiche migliorando la conoscenza di sé stessi.
Questo è quanto propone l’insegnante Giorgia Giglioli, formatasi presso l’APNU di Parma ed iscritta all’AIPY, Associazione Italiana Pedagogia yoga.
Quali sono gli obiettivi dei corsi?
«Stimolare la creatività dei bambini, facendoli entrare in contatto con il loro corpo. Così potranno scoprirne le potenzialità ed acquisire l’abitudine all’ascolto della loro parte più interiore. In questo modo sapranno gestire le proprie emozioni cominciando con il rallentare il ritmo della vita per osservare e pensare».
Da dove nasce questa esigenza?
«L’essere umano ha perso la sana abitudine di pensare a sé stesso, in quanto vive in un mondo dove ogni cosa è urgente e per di più riempie la giornata di impegni. Voglio fare capire che spendere tempo anche solo per osservare il cielo non è perdere tempo, ma può essere un modo per capirsi e interrogarsi».
Un lavoro impegnativo. A quale fascia di età sono rivolti i corsi?
«I corsi vengono suddivisi in due fasce d’età: 4-7 e 8-13 anni, perché diverse sono le esigenze. Con i più piccoli si fanno gli esercizi in modo giocoso, si raccontano favole dalle quali si prendono gli spunti per spiegare le posizioni, dette asana, che si utilizzeranno. Attraverso i giochi e le favole, i bambini si trasformano di volta in volta in animali, fiori, elementi della natura. Con i più grandicelli si lavora sulla postura e l’allineamento del corpo, pur mantenendo un approccio ludico. In entrambi la visione è sulla coesione del gruppo, dando molto spazio alla relazione tra il gruppo e il singolo.
Usi anche dei supporti didattici?
«Utilizzo delle flash card. Sono delle carte che hanno una doppia finalità: la prima è che le parole sono scritte in Inglese, così il bambino impara alcuni vocaboli in lingua straniera.
La seconda è che sulle carte ci sono disegnate le posizioni del corpo, ed osservandole si cerca di riproporre l’asana.
Non mancano i compiti a casa. Consegno dei mandala (ovvero dei disegni solitamente circolari e simmetrici ndr) da colorare, che aiutano a rilassarsi e a ritrovare l’equilibrio».
Perché un genitore dovrebbe iscrivere il proprio figlio a questo corso?
«È un investimento sulla crescita del figlio.
Seguendo questi corsi il ragazzo prenderà consapevolezza dei propri mezzi, perché imparerà a gestire le emozioni e non sarà un essere “omologato”. Avremo un adulto più consapevole».
Dove si tengono i corsi?
«Attualmente al centro sportivo Ronin di Correggio, al centro yoga Metabolè di Novellara e presso la Scuola materna Bambin Gesù di Guastalla. Per ultimo, ma non meno importante, la prima lezione è gratis».
Per info: bimbinyoga@gmail.com