Mens sana in corpore sano: mai come oggi apprezziamo queste poche parole, colme di antica saggezza. La salute del corpo e quella della mente sono necessarie l’una per l’altra e si alimentano a vicenda. Nel perdurare della pandemia da Covid-19, ciascuno di noi si è trovato a dover modificare le proprie abitudini quotidiane per adeguarsi alle restrizioni doverosamente imposte dal Governo, consapevole del fatto che nella società civile anche uno sforzo modesto, se compiuto da tutti, può portare ad un grande risultato.
Con il passare dei mesi, chi è abituato a nutrire attentamente non solo il proprio corpo, ma anche lo spirito, corre con la mente alle mostre visitate, alle iniziative culturali frequentate ed alle occasioni di socialità che tengono acceso quel fuoco della bellezza che scalda l’anima. Purtroppo ancora oggi dobbiamo starne a distanza e il digiuno si fa pesante.
Chi non ha rinunciato al bello nemmeno in tempo di pandemia è il senatore Vittorio Sgarbi, che grazie alla grande passione per l’arte, che trascende le sue opinioni politiche, ogni tanto si reca all’insaputa dei più qui a Correggio per far visita ad uno Studio di grafica di cui è cliente. Ed è grazie alla felice intuizione di tale affermato cliente che questo Studio correggese negli ultimi mesi è balzato agli onori della cronaca.
Si tratta dello Studio GLAB, che ha sede in Via Cuneo 2, nato come centro stampa specializzato nella riproduzione in 3D delle opere d’arte. Vittorio Sgarbi, il critico d’arte italiano più conosciuto dal grande pubblico, da tempo commissiona a GLAB riproduzioni di dipinti d’epoca per la sua collezione privata o per esposizioni. Se questo già di per sé è un bel successo, da alcuni mesi l’attività dello Studio si sta ampliando verso un’altra direzione: quella della lotta al Covid-19.
Abbiamo chiesto ai titolari di GLAB di raccontarci questa nuova esperienza. I soci fondatori Cristian e Samuele De Pietri, giovani grafici pieni di idee, hanno stretto un sodalizio con Luigi Belluzzi, pubblicitario correggese di lungo corso con la passione per l’arte, che si occupa dei progetti speciali. Ne è nato un team di lavoro dinamico, frizzante, vulcanico nelle idee, che cercando nuove occasioni di espansione sul mercato ha stretto un rapporto di esclusiva con una multinazionale francese che produce Membrana Culture (https://membranaculture.it/), una membrana imbevuta di ioni d’argento, versatile e dalle molteplici utilizzazioni. Le proprietà di questo materiale portano in sé una naturale carica antibatterica ed antivirale di lunga durata (tre anni) e la produzione sotto forma di pellicola ne consente l’applicazione anche in autonomia nonché l’installazione su superfici di forme diverse. Senza considerare poi la facilità della manutenzione: è sufficiente lavare con semplice acqua ed un panno umido per avere la certezza, per gli utilizzatori successivi, dell’igiene della superficie e dell’abbattimento dei virus eventualmente depositatosi.
È stato proprio Vittorio Sgarbi a vedere in questa particolare membrana, che ha potuto apprezzare durante una delle sue visite a Correggio, le potenzialità di utilizzo nella lotta al Covid-19 nel campo dell’arte e della cultura, per ricoprire le sedute e le superfici comuni dei musei e consentirne finalmente la riapertura. Ed è proprio grazie alla determinazione di Sgarbi verso questo obiettivo che i nostri sono venuti in contatto con Domenico Arcuri, il Commissario straordinario per la lotta al Covid e conseguentemente con l’Istituto Superiore di Sanità, che ha effettuato ulteriori analisi e test microbiologici sulla membrana agli ioni d’argento, certificandone la validità.
Ad oggi l’attività di GLAB nella distribuzione della membrana spazia da realtà locali a grandi clienti, pubblici e privati, operanti nei settori più disparati: il MART di Rovereto, il Palazzo dei Diamanti a Ferrara, diversi supermercati (sulla barra di appoggio dei carrelli), istituti di credito, palestre, scuole materne, aziende di trasporti (per ricoprire i volanti della loro flotta) e tante altre realtà.
In questo lungo elenco ci ha particolarmente colpito la collaborazione con AREU Lombardia (l’Azienda Regionale per l’Emergenza e l’Urgenza) che ha commissionato, per ora in via sperimentale, l’applicazione della membrana nel vano ambulanza di un mezzo utilizzato per i servizi in emergenza con pazienti Covid. Tutte le parti esposte sono state smontate, rivestite al millimetro e rimontate, per rendere antibatterico l’intero vano, barella compresa. Una soluzione che consentirebbe di risparmiare tutte le ore di fermo forzato del mezzo per effettuare la sanificazione con prodotti chimici. Di questi tempi, un’idea preziosa.
Tra i primi progetti portati a termine da GLAB non manca certo la destinazione Correggio. Si è trattato delle sedute della Basilica di San Quirino con l’applicazione della membrana agli ioni d’argento, prodotta per l’occasione sotto forma di tessuto per non danneggiare la superficie delicata dei banchi in noce trattati in gommalacca. La messa in sicurezza della Messa, insomma, che resta sempre, oltre che un rito religioso, un momento importante di quella vita sociale che con l’arrivo del virus Covid-19 aveva dovuto interrompersi o, quantomeno, procedere a singhiozzo.
Se la ripresa della vita sociale è ciò che ciascuno di noi desidera maggiormente, sapere che un tassello per raggiungerla si trova tra le risorse della nostra città ci dona una speranza in più.