Dai fasti della B1 Maschile, sotto la conduzione di Lorenzo Cavallini, un habitué dei parquet della A, Correggio ha continuato la sua missione: promuovere la pallavolo.
Un movimento in costante crescita che nella stagione 2015/2016 porta in palestra oltre 110 atleti nelle categorie giovanili, più i 40 del centro mini volley (età 8-10 anni) e una ventina nel progetto “Pallandia” (età 5-8 anni). Questa famiglia del volley, impegnata su molti fronti, è tanto numerosa quanto unita.
Ma qual è il segreto di questa continua crescita?
«La nostra visione è quella della pallavolo come disciplina sportiva ed educativa.
Si cerca di portare in palestra il maggior numero di ragazze e ragazzi, a prescindere dalla bravura.
Per far frequentare loro un ambiente sano e stimolante».
Vedendo il numero degli atleti, l’impegno deve essere molto…
«In effetti è notevole.
Io ho la supervisione di tutte le squadre e sono coadiuvato da allenatori che si suddividono tra le categorie.
Poi c’è il punto focale degli accompagnatori e dei dirigenti. In questo caso giocano un ruolo fondamentale i genitori.
Alcuni sono diventati dirigenti, altri hanno fatto corsi formativi per diventare segnapunti o arbitri.
Con la nuova normativa sulla sicurezza, molti impareranno l’uso del defibrillatore per coprire tutte le ore di attività sportiva».
Una grande famiglia!
«Esatto. E se i numeri continueranno a crescere dovremmo pensare ad allestire un’altra squadra di categoria!».
C’è un neo nella vostra attività?
«Abbiamo difficoltà a reperire ragazzi maschi perché c’è molta concorrenza da parte degli altri sport. Ma non demordiamo».
Una battuta, per finire, con il presidente Claudio Fornaciari: chiusa la parentesi esaltante del semi-professionismo si è tornati con “i piedi per terra”?
«Certe cose capitano una sola volta nella vita.
Ma ora stiamo lavorando con forza sul nostro vivaio.
Con il lavoro che stiamo facendo potrebbe succedere che tra un paio di anni, potremo puntare al salto di categoria.
Quest’anno siamo partiti per salvarci e attualmente siamo quinti in classifica.
Comunque non pensiamo solo ai risultati sportivi: per esempio abbiamo portato tutti gli atleti in Comune a conoscere di persona il Sindaco.
La palestra non è tutto».
Qualche grazie?
«Grazie a tutte le persone che ci danno una mano. Grazie ai nostri sponsor e, particolarmente, alla Poliespanse, che ci sostiene fin dalla nascita».