news marzo 2015

Una Casa per sentirsi Nondasola

L’associazione contro la violenza sulle Donne

L’associazione Nondasola è nata nel 1995 da un gruppo di donne che hanno trovato forti motivazioni comuni ad approfondire la riflessione sulla violenza alle donne, sulle sue radici e sui modi di contrastarla. Dal 1997 l’associazione gestisce, tramite una convenzione con il Comune di Reggio Emilia, la Casa delle Donne e, da un anno e mezzo, un appartamento della provincia. Dal 1999 sono stati attivati gruppi di sostegno rivolti a donne che hanno vissuto e/o vivono esperienze di violenza e che vogliono intraprendere, insieme ad altre donne, un percorso di cambiamento, basato sullo scambio e sul sostegno reciproco.
In occasione del mese di marzo dedicato alla donna siamo andati ad intervistare la Presidente dell’associazione Nondasola Carmen Marini e la fund raising Elisa Bianchi.

Quali sono i principali servizi che offrite alle donne che vi contattano?
«Il primo servizio che offriamo quando una donna ci telefona è quello dell’accoglienza; questo vuol dire che l’interessata può venire alla Casa delle Donne inizialmente per fare dei colloqui, per parlare. Si comincia così un percorso individuale di consapevolezza che aiuta a mettere a fuoco una serie di riconoscimenti della violenza che questa donna sta subendo. Dopodiché ci sono dei casi dove le donne si sentono di aver acquisito più strumenti, di essere più forti, di avere un’immagine di loro più positiva che le spinge ad essere più assertive nella relazione e quindi a ricontrattare il rapporto con il marito o compagno su altre basi. A volte può essere che invece la relazione con il maltrattatore si interrompa perché dove c’è una situazione pesante è difficile che l’uomo smetta di fare violenza. La donna in questi casi, avendo una casa dove può essere ospitata, ha più possibilità di ribellarsi, di togliersi da quella situazione di violenza, perché sa che c’è un luogo che la può proteggere e persone che la possono aiutare».

Parliamo un po’ di dati, è in crescita il numero di donne che vi chiede aiuto?
«Innanzitutto bisogna uscire dall’idea che il problema della violenza sulle donne sia un emergenza. Sono più o meno 300 le donne che ci contattano all’anno e questo dato resta quasi costante nel tempo; il problema di fondo è che molte donne ad un centro antiviolenza non riescono ad arrivarci.
Dal 1997 al 2014 le donne accolte dall’associazione Nondasola, cioè quelle che iniziano un percorso di accoglienza ma che fisicamente non vengono ospitate perché non si trovano in situazioni così gravi dal punto di vista delle minacce fisiche, sono state 4075, con una media annua di circa 280 donne.
Quelle ospitate nella Casa delle Donne e nelle varie strutture residenziali sono state invece 163 e 160 i figli/e. I posti letto riconosciuti per donne e bambini sono in totale 34, divisi nei vari complessi: le strutture in convenzione con il comune, la Casa delle Donne gestita dell’associazione Nondasola e l’appartamento in convenzione con la provincia. Bisogna però fare un’altra riflessione, queste donne non sono tutte quelle che subiscono violenza, sono solo quelle che riescono a fare il grande passo! I dati nazionali dell’ISTAT 2006 hanno evidenziato che tra tutte le donne che subiscono violenza, quelle che decidono di rivolgersi a centri specializzati sono meno del 5%».

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