Un sorriso contro il dolore

L’associazione “casina dei bimbi” supporta le famiglie con bambini ammalati

Ho sentito al telefono Sara, psicologa e referente dei volontari della onlus Casina dei bimbi.
Mi ha raccontato una realtà bellissima, fatta di tante storie e gesti d’amore; come quella di Claudia Nasi, fondatrice e presidente dell’associazione, e di uso figlio Federico.

Claudia è la mamma di due splendidi bambini, Federico ed Andrea, e racconta così la sua storia: «Federico oggi avrebbe i capelli biondi e forse un simpatico profilo su Facebook.
Andrea ha i capelli neri e ancora dà la caccia alle lucertole. Federico, appena compiuti i tre anni, si è ammalato.
Leucemia, ci hanno detto i medici.
Ho preso mio figlio, l’ho stretto forte e, insieme, abbiamo iniziato il cammino della speranza.
L’ospedale è diventato la nostra casa: farmaci al posto delle caramelle, aghi al posto delle matite.
Una malinconica cupezza, illuminata a tratti dall’arrivo dei volontari che trovavano la forza e la passione per far giocare i bambini ammalati.
Nemmeno immaginavo che esistessero persone così.
Con loro entravano i colori, Federico ritrovava il sorriso e io potevo alzarmi dalla sedia a sdraio, prendere un caffè, riordinare i pensieri, piangere senza farmi vedere.
Alla fine Federico si è arreso. Io no.

Nel corso del nostro viaggio insieme ho visto scoppiare famiglie, incapaci di gestire la malattia e la sofferenza.
Ho visto un papà perdere il lavoro perché non voleva lasciare il figlio da solo.
Ho visto il vuoto. Ho deciso che non volevo più vedere queste cose… »

Così nasce nel 2001 Casina dei bimbi che oggi conta quasi 200 volontari e opera in collaborazione con gli Ospedali e i Servizi Sociali di Reggio Emilia, Carpi, Sassuolo, Castelnuovo Monti e Modena.
La mission è quella di garantire assistenza ospedaliera ai bimbi ricoverati e dare sostegno e sollievo ai familiari.

L’Associazione opera in ospedale, in caso di assenza di genitori e familiari o difficoltà di gestione a casa, e garantisce un’assistenza qualificata anche 24 ore su 24, ma opera anche a domicilio, garantendo il suo supporto una volta dimessi dall’Ospedale, in accordo con i Servizi Sociali.

Ha sviluppato strategie ludiche e di animazione; gestisce le ludoteche degli ospedali convenzionati; organizza piccoli eventi e laboratori didattici; progetta e concorre a realizzare ospedali a misura di bambino.
Ha ideato un originale protocollo ludico-sanitario per preparare i bambini all’intervento chirurgico, ai prelievi del sangue e agli esami invasivi e dolorosi attraverso il racconto e l’ideazione di mondi fantastici.

Sara, che oggi lavora come psicologa per l’Associazione, ha iniziato la sua esperienza come tirocinante e poi come volontaria.
Mi racconta quanto sia difficile. Uno dei progetti più ardui è quello dell’emergenza.
Sara mi dice che di solito i bimbi allontanati dai genitori per maltrattamenti non parlano, poi cominciano ad aprirsi proprio con i volontari che sono con loro e che offrono spazi di gioco creativi e divertenti.

Come diventare volontari?
Casina dei Bimbi organizza corsi di formazione per aspiranti volontari che abbiano almeno 18 anni e tempo da regalare; e che partecipino al corso base nel quale si tratteranno alcuni argomenti: il gioco in ospedale, aspetti psicologici del bambino in ospedale, come affrontare l’emergenza in ospedale, come affrontare l’emergenza a domicilio dopo le dimissioni, preparazione all’intervento chirurgico e al prelievo del sangue, aspetti relativi alle tematiche dell’abuso in età pediatrica.

Si può sostenere l’Associazione in molti modi, vi consigliamo di dare un occhio al sito www.casinadeibimbi.org.

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