Un nuovo mandato per Ilenia Malavasi

Rieletta Sindaco di Correggio al primo turno

Questa volta il ballottaggio non c’è stato. Per Ilenia Malavasi la vittoria è arrivata al primo turno con un risultato netto: 58,76%.

Nel 2014, la prima donna sindaco di Correggio ottenne il 48,81% al primo turno, che la costrinse al secondo confronto elettorale, da cui uscì eletta con il 73,98%. Per la Malavasi ora inizia il secondo mandato, a cui è arrivata sorretta da quattro liste: il PD che le ha portato il 39,19% dei voti, “Correggio ai Cittadini” che ha contribuito con il 3,37%, “Ilenia Malavasi Sindaco” con il 12,93%, “Le Buone Pratiche” con il 2,53%.

Nella sfida elettorale correggese ad arrivare al secondo posto è stato il candidato del Centro Destra Riccardo Rovesti, che ha ottenuto il 21,82% dei voti. Dopo di lui, con l’11,53 % Giancarlo Setti del Movimento Cinque Stelle. A seguire, con il 4,08, Luigi Roberto Cesi candidato sindaco della lista “Giovani per Correggio” e Gianni Tasselli de “La Sinistra Europea” con il 3,81%.

Per quanto riguarda le formazioni politiche, da registrare la tenuta del PD, che cresce rispetto al 34,43% delle Politiche dello scorso anno, ma flette invece rispetto alle comunali del 2014, quando aveva ottenuto il 46,79%.

Per il M5S un tonfo rispetto al 27,31% delle Politiche del 2018 e una flessione sul 12,84% delle comunali del 2014.

Nel 2014 a Correggio Forza Italia e Lega Nord insieme arrivarono al 10,28%. Questa volta erano all’interno della lista unitaria che ha sostenuto Riccardo Rovesti, che comprendeva anche “Correggio al Centro” e “Popolo per la famiglia”. Insieme hanno raggiunto il 21,82%, un netto progresso rispetto alla precedente votazione.

Un augurio di buon lavoro a tutti da parte della Redazione di Primo Piano.

Per quanto riguarda il voto correggese alle elezioni europee, l’affluenza si è attestata al 73,51% (contro il 76,64% del 2014).

Il PD si è confermato nettamente il primo partito, conquistando il 42,46% dei consensi, un dato comunque agrodolce se confrontato a quello di cinque anni fa, quando ottenne un mirabolante 60,66%: questo exploit fu legato all’effetto novità della leadership di Matteo Renzi, che permise ai democratici di raggiungere l’arcinoto 40% a livello nazionale. Una vittoria che ben presto si rivelò di Pirro.

Non è solo la principale forza del centro-sinistra a registrare una flessione, tuttavia, come ci mostrano chiaramente le tabelle: Il M5S perde più di tre punti, passando dal 16,19% del 2014 al 12,89% di quest’anno; fa lo stesso Forza Italia, che passa dal 7,95% al 4,62%.

A sorridere, come a livello nazionale, sono le liste di destra: la credibilità di Matteo Salvini risulta importante anche a Correggio, facendo balzare la sua Lega dal misero 3,60 % di cinque anni fa al 23,74% di oggi, moltiplicando di quasi sette volte il consenso; segna un buon risultato anche Fratelli d’Italia, che passa dal 2,04% al 3,63%.

Risulta difficile esaminare il risultato della sinistra radicale, viste le mutevoli alleanze che legano da sempre questi molteplici attori politici: nel 2014 la “lista Tspras” ottenne il 4%, mentre “La Sinistra” il 2,72% nel voto del 26 Maggio.

Chiudiamo con una nota di colore: i Verdi e +Europa hanno ottenuto lo stesso numero di consensi, 402, che valgono il 2,97% delle preferenze; un risultato sicuramente più lusinghiero per i primi che non per i secondi.

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