“Dammi una Special,
l’estate che avanza.
dammi una Vespa
e ti porto in vacanza.
Ma quanto è bello andare in giro
con le ali sotto ai piedi.
Se hai una Vespa Special
che ti toglie i problemi”
50 Special
Lunapop
Cesare Cremonini l’ha rispolverata al recente Festival di Sanremo: una famosa ode cantata alla Vespa, uno dei simboli più celebrati dello stile di vita italiano. Il gioiellino a due ruote esce dai capannoni della Piaggio nel 1946; sei anni dopo, nel 1952, nasce il Vespa Club di Correggio. Sono con Silvano Bellelli, coordinatore e rifondatore di questo onorato Club di appassionati che festeggia il settantesimo compleanno. Settant’anni di pura passione, di amore per il bello. Di uno stile di vita che porta gioia, amicizia, buona compagnia.
Silvano mi descrive così questo sodalizio, che lega i partecipanti nella passione per il mezzo, nell’amore per il suo motore, ma ancor più nella soddisfazione e nel piacere di trovarsi, di confrontarsi, di fare un pezzo di vita assieme.
Per questo il Vespa Club Correggio ha sempre partecipato attivamente a “Vespa raduni” nazionali e internazionali: Roma, Venezia, Sicilia, Padova, poi Parigi, Praga, Francoforte, Andorra e tantissimi altri ancora.
I vespisti correggesi si sono fatti onore ovunque, riscuotendo simpatie e attestandosi in testa alle classifiche delle società che hanno ottenuto più riconoscimenti.
Silvano, con orgoglio, mi ricorda quando nel 1998, in occasione di un incontro vespista, in Piazza San Pietro a Roma hanno avuto la benedizione da Papa Wojtyla o quando nel 2021, sempre a Roma, con le Vespe Storiche hanno scorrazzato per le vie capitoline alla stregua di Gregory Peck e Audrey Hepburn in “Vacanze romane”.
Mi racconta di raduni internazionali dove le migliaia di chilometri percorsi in sella vengono ripagati dallo stare in compagnia, dall’essere calorosamente accolti nei paesi ospitanti: come a Lisbona, dopo 2.400 chilometri, o a Salonicco, dove, dopo il raduno, hanno rombato per giorni in tutto il Peloponneso. O ancora la sorpresa di Amburgo, dove durante la serata di gala organizzata dal Vespa Club ospitante, si sono materializzati i Lunapop improvvisando un concerto sulle note di “50 special”: raduni mondiali dove si contano dai cinque ai settemila partecipanti.
Fra i tesserati al Vespa Club Correggio troviamo sia gli orgogliosi possessori dei primi modelli degli anni ‘40 che quelli dei modelli dei giorni nostri.
Negli anni, infatti, la Vespa ha mantenuto il suo inconfondibile stile, amato e apprezzato in tutto il mondo, ma si è evoluta adeguandosi ai gusti e alle esigenze dei tempi. Dal motore a due tempi con accensione a pedale e a quattro marce degli inizi siamo passati, negli anni duemila, a motori a presa diretta e con accensione elettronica.
Ma chi sono oggi i vespisti? La Vespa è ancora un cult? Cosa è cambiato?
«La Vespa piace ancora molto – risponde Silvano – sia ai giovani che ai meno giovani. Forse di quattordicenni adesso se ne vedono molto meno di qualche anno fa, ma i Vespa Club in Italia attualmente sono più di settecento e se pensiamo che solo a Correggio siamo sessantacinque tesserati possiamo farci un’idea dell’interesse che la Vespa ancora riscuote e di quanto sia vivo il movimento vespista, pur con gli alti e bassi che ci sono stati».
Quali altre attività svolgete?
«Oltre a collaborare con enti e comuni della zona per la partecipazione a fiere o mostre, due iniziative sono state le più rilevanti, portando Correggio al centro dell’attenzione: il Raduno Internazionale del Registro Storico Vespe in Corso Mazzini nel 1999 e il 61° Congresso Nazionale del Vespa Club d’Italia al Teatro Asioli nel 2010».
E il prossimo appuntamento?
«Nel 2022 il Vespa Club Correggio organizzerà, in occasione della Fiera di San Quirino, una manifestazione per festeggiare, con tutta la cittadinanza, i settant’anni dalla sua fondazione. Tra tanti modelli di ogni stagione, si potrà ammirare qualche rarissimo gioiello. Non mancate!».
Corso Mazzini si riempirà di motori garbati e di persone per bene. Che bel vespaio!
La Vespa nacque da un’idea dell’imprenditore Enrico Piaggio, realizzata dall’ing. Corradino D’Ascanio nelle officine della Piaggio a Pontedera. L’idea era quella di costruire un “mezzo per tutti” economico e facile da usare e che potesse essere guidato anche da “donne e preti”.
Fu un successo. La Vespa, fece innamorare di sè fin da subito. Già nel ‘49 nacquero i primi Vespa Club. A Correggio alcuni appassionati vollero fare la loro parte e nel 1952, capitanati dal Dott. Amilcare Bendinelli, fondarono il primo Vespa Club Correggio Nel 1956 subentrò alla presidenza Ermanno Lazzaretti, che rimase in carica per ben sedici anni.
Dopo una breve parentesi all’inizio degli anni ottanta, il Vespa Club Correggio viene riavviato da alcuni appassionati coordinati dal nostro Silvano Bellelli, artigiano, di San Prospero. Rinasce così alla grande un Vespa Club che dovrebbe essere stato il primo moto club ufficiale di Correggio ad essere affiliato ad una federazione nazionale: il Vespa Club d’Italia: sul sito del Vespa Club d’Italia si possono avere informazioni e contatti con il Vespa Club Correggio.