Tutti insieme, di nuovo

I destini incrociati di Vitalia e Blessing, profughe da Ucraina e Nigeria

Bella, bella, bella. La fiera di San Giuseppe, “Correggio in fiore”, è tornata dopo due anni di assenza, il 19 e 20 marzo, baciata da un sole splendido: la città si presentava col “vestito della festa”, come si usava dire una volta.

I cittadini si sono rimpossessati numerosissimi del centro e delle vie limitrofe, catturati dalle varie iniziative: finalmente la socialità tornava protagonista, i fiori la facevano da padrone, i negozi e bar aperti offrivano il meglio di se, le varie associazioni raccontavano le loro attività ai cittadini interessati; sportine piene di merce penzolavano dalle mani delle persone, che hanno approfittato di una varietà notevole di proposte per acquistare anche cose insolite.

Tutto bene a nostro modesto parere, comprese alcune novità inserite sia nell’arredo urbano che nel programma, ma per essere più sicuri chiediamo conferma autorevole all’Assessore al commercio, Monica Maioli. «L’edizione 2022 di “Correggio in fiore” ha avuto un duplice valore: da un lato riprendere il filo di una tradizione interrotta due anni fa; dall’altro “ripartire dalla primavera”, ricominciare ad incontrarsi, a vivere la nostra città, riscoprire la bellezza di un evento fatto di colori e profumi tipici della stagione. Organizzare la fiera è stata una piccola “scommessa”: l’ottimo riscontro ricevuto, le tantissime persone che hanno partecipato alle iniziative culturali, l’apprezzamento per gli stand gastronomici e per i fiori hanno dimostrato che è stata una scommessa vinta. Vorremmo che questo fosse un messaggio forte e chiaro di speranza per la ripresa della nostra bellissima città, un messaggio di pace e solidarietà per tutti, nonostante le notizie internazionali ci portino a pensare il contrario. Correggio è generosa e solidale da sempre. Ringraziamo per il lavoro prezioso dei tanti volontari e di tutte le associazioni che si sono messe a disposizione per garantire il successo dell’iniziativa ed offrire un piacevole weekend a tanti visitatori».

 

La manifestazione ha avuto come protagonisti importanti i commercianti: per conoscere un giudizio sulla manifestazione chiediamo un parere ad un’interessata, Rita “Ritina” Incerti, titolare di un negozio di abbigliamento e da sempre animatrice di varie iniziative importanti tra gli esercenti del centro. «La fiera era attesissima da tutti, anticipata dall’allestimento delle girandole appese e da un messaggio di pace. Un programma pieno fatto di attrezzature da giardino, fiori, piante, visite guidate: la ciliegina sulla torta è stata la presentazione di un secondo e nuovo parco urbano a nord della città. Dunque mi associo alle parole dell’assessore Maioli: organizzazione al top, una ripartenza in “pompa magna” accompagnata da risate di bimbi, chiacchiere di nuclei famigliari, amici e non ultimo, clienti, davvero tanti. Un ritorno, speriamo duraturo, alla normalità».

 

Tra i presenti coi propri stand non poteva mancare la Pro Loco. Chiediamo ad Aimone Spaggiari, che ne è Presidente, che impegno comporta e cosa rappresenta la Fiera di San Giuseppe per la Pro Loco e per la città di Correggio, oltre che un quadro sulle attività future dell’Associazione.

«Come tutti i nostri concittadini sanno, a Correggio si tengono tre fiere. La prima è quella di San Giuseppe, che da anni ha come filo conduttore i fiori e gli articoli per il giardinaggio. Dopo due anni di fermo abbiamo cominciato a oliare gli ingranaggi e far partire le prime richieste di partecipazione dei vari vivaisti e, con sorpresa, abbiamo scoperto che diversi avevano chiuso l’attività. Molte volte, quando si vede il nostro corso pieno di colori e profumi, sembra tutto scontato. Non è così, dietro esiste un lavoro molto capillare per la ricerca dei vari espositori e come sistemarli, per creare con le nostre capacità una coreografia d’impatto. Due note di soddisfazione: i vari eventi culturali, curati interamente dalla nostra amministrazione; l’impegno dei volontari, che è predominante, sempre di concerto con Comune.

Molte volte leggiamo sui giornali che per eventi realizzati nei Comuni passano dalle quindici alle ventimila persone: in questa edizione la presenza è stata davvero notevole, non mi esprimo in numeri ma dalle ore 08,30 alle 19.00 il flusso è stato continuo; la soddisfazione maggiore è stata vedere i capannelli di persone che si fermavano a chiacchierare. A questo non eravamo più abituati; abbiamo rischiato di perdere questa forma di socializzazione a causa dell’isolamento obbligatorio. A parte l’interesse per le fioriture, c’è stata grande attenzione per il prototipo del nuovo “Parco della Musica”, così com’è stato molto bello vedere tanti bambini guardare all’insù le girandole; non poteva mancare la gastronomia, sempre molto gradita, con i sapori delle nostre regione, il gnocco fritto e la moda del cibo di strada. Per finire, una nota piacevole che riempie di gioia i volontari più datati: l’entusiasmo dei ragazzi e ragazze di Pro Loco Giovani che hanno voluto gestire la “Scuseta”, l’antico gioco delle uova che ha avvicinato i vecchi giocatori ai bambini, ignari dell’esistenza di una simile competizione.

Ci sarebbero ancora tante altre cose da menzionare, ma voglio rimarcare che tutto questo è stato possibile per una buona parte grazie ai volontari di Pro Loco, a cui va un grazie che può dare enorme gratificazione; non dimentichiamo poi il ruolo cruciale dell’Amministrazione Comunale e dei suoi dipendenti».

 

I prossimi eventi molto importanti:

  • Sabato 2 e domenica 3 aprile: gnocco fritto solidale per l’Ucraina nel cortile di Palazzo Contarelli in Via Antonioli. Orari: sabato e domenica dalle 17.00 alle 20. Si può prenotare al 339 5201613.
  • Domenica 8 maggio: Portobello’s.

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