Passeggiando sotto i portici del centro storico Correggese e proseguendo verso Via Roma troviamo una locanda tradizionale con ingresso ancora “all’antica” e la vetrina liberty che coglie la nostra attenzione: è la Trattoria Tre Spade. Il Tre Spade nasce nel 1983, la location rispecchia in tutto e per tutto l’emilianità, dallo stile fino ai colori scelti per il locale, il giallo dorato della sfoglia e il rosso lambrusco.
La cucina è semplice e casalinga, fatta di gusti intensi e decisi, senza essere altezzosa, ben guidata dall’esperienza e dall’insegnamento delle “Mamme” e delle “Rézdore” reggiane. Dagli antipasti ai dolci è praticamente tutto “fatto in casa” e questo è il valore aggiunto per chi vuol fare della tradizione la propria virtù.
LO STAFF: Il Tre Spade è un locale che si presta perfettamente alla gestione famigliare: dal 2016 Claudio Porreca e la moglie Ewa sono i titolari e portano avanti con impegno e dedizione questa piccola grande realtà. Si occupano della gestione a tutto tondo e sono aiutati in sala e in cucina da ragazzi giovani e motivati. Il loro arrivo non ha stravolto nulla, poiché hanno continuato il percorso che ha sempre caratterizzato la trattoria, rimanendo fedeli al territorio.
IL MENÙ: Rimanere delusi dalla scelta che offre il Tre Spade è praticamente impossibile. L’offerta è varia e il menù davvero ricco. Il piatto principe è sicuramente quello dei Cappelletti in brodo di cappone; prima di entrare, in vetrina, potete leggere la ricetta originale dei “Caplèt” del Tre Spade e viverne così ogni sfumatura poetica prima di poterli assaggiare. I primi si basano principalmente su piatti di pasta fresca rigorosamente fatta a mano come tortelli verdi e di zucca, lasagne, tagliatelle e anche risotti conditi con prodotti di stagione (asparagi, radicchio trevigiano e funghi). Tra i secondi invece spiccano le carni di ogni genere come il coniglio, la faraona, il filetto all’aceto balsamico e le costate di vitello. Gnocco e tigelle ovviamente non potevano mancare per allietare il Weekend!
IN VINO VERITAS
Per quanto riguarda la scelta dei vini il “rosso” prevale nettamente e viene concesso ampio spazio alla nostra regione ed al lambrusco in particolare, come doveroso abbinamento alla cucina tipica emiliana, cercando di avvalersi delle piccole realtà produttive locali che lavorano nella direzione di un approccio più “naturale”possibile nel modo di fare vino.