Inutile girarci attorno: rispettare il dettato costituzionale dell’equilibrio di bilancio, per il Comune di Correggio, quando la vicenda En.Cor ne condiziona una fetta così importante, non è un gioco da ragazzi.
Eppure, dal Palazzo municipale, giungono segnali rassicuranti per i cittadini correggesi. Si percepiscono chiaramente nelle assemblee pubbliche, indette dalla Giunta nelle frazioni e nel centro cittadino in questi giorni, per la discussione delle linee del bilancio 2017. Volti più distesi, di quanto non fosse un anno fa, quelli del nostro Sindaco, Ilenia Malavasi e dell’assessore titolare del bilancio, Luca Dittamo. Contribuisce a questo clima, fuor di dubbio, la delibera del 31 gennaio scorso, con la quale, la Corte dei Conti, rivedendo quella precedente di ottobre, ha “promosso” la proposta di riequilibrio del bilancio avanzata dal Comune.
«Alla presentazione del bilancio previsionale per il 2016, un anno fa, pur preparati ad ogni evenienza, l’ombra dell’incertezza segnava pesantemente il nostro lavoro. Le incombenti sentenze del Tribunale sulla esigibilità delle lettere di patronage per En.Cor, richieste dalle tre banche interessate, rappresentavano un’incognita che avrebbe potuto fortemente condizionare il bilancio del Comune» ci dice l’assessore Dittamo.
In effetti, nel giugno scorso, a bilancio già approvato, due sentenze immediatamente esecutive, relative alle cause promosse dal Banco Popolare e dalla Banca San Felice (la terza, relativa alla causa promossa dalla BNL, potrebbe arrivare nel corso del 2017), hanno dato torto al Comune e lo hanno condannato al pagamento di ingenti somme, obbligandolo a riequilibrare il bilancio stesso. In luglio, per far fronte al consistente debito verso le banche, si ricorse ad un piano che prevede risparmi di spesa, la cosiddetta “spending review”, l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione e un piano di alienazioni patrimoniali, finanziarie e immobiliari. Avevamo inoltre previsto di accantonare una cifra consistente nel bilancio come fondo rischi per far fronte ad un eventuale esito negativo della causa con la BNL».
Ma la Corte dei Conti, ad ottobre, lo contestò, sostenendo che fosse illegittima la scelta di alienare il patrimonio a copertura dei debiti maturati con le banche, e chiese al Comune di rispondere a tale perentorio rilievo di irregolarità entro sessanta giorni.
«A quel punto, abbiamo affinato la nostra manovra in varie direzioni» spiega l’assessore al bilancio. «In primo luogo, abbiamo completato la trattativa con le due banche che avevano già avuto il favore delle sentenze, per ridurre di quasi un terzo il nostro debito e per coprirlo con una rateizzazione triennale. Esse hanno accettato, cedendo la titolarità del loro credito verso En.Cor al Comune stesso, che potrà così vedersi attribuito dalla procedura fallimentare il valore del patrimonio rimasto in capo alla società, una volta che verrà messo all’asta dal curatore».
A questa manovra la Corte dei Conti, come già si diceva all’inizio, ha dato il suo assenso il 31 gennaio. Finalmente uno squarcio di certezza, merito del tenace lavoro perseguito dalla Giunta, che ha sempre voluto escludere la strada del pre-dissesto del Comune. La quale comporterebbe, è bene ripeterlo, l’aumento immediato della tassazione locale a carico dei cittadini, oltre alle alienazioni patrimoniali, comunque necessarie per la quadratura dei conti.
«Naturalmente non sarà una passeg-giata dar corso a quanto previsto, ma siamo intenzionati a non scostarci dalla linea scelta con assoluta determinazione, ritenendo che sia di gran lunga il percorso preferibile per fronteggiare il debito En.Cor e per garantire sostenibilità alle scelte future di bilancio» aggiunge l’assessore.
La linea è presto detta, in quattro parole, chiare e dirette, che Dittamo scandisce come un mantra in queste sere, aiutato dalle slide che utilizza per presentare il bilancio di previsione alla cittadinanza. Sta qui la chiave di lettura del bilancio di previsione per il 2017. Eccole, le quattro parole: «Nessun aumento delle tasse per i cittadini; salvaguardare integralmente i servizi alla cittadinanza, con particolare riguardo per le categorie più esposte; ottimizzare le risorse razionalizzando le spese; garantire il rispetto assoluto dell’equilibrio del bilancio». E si può dire che le cifre stanno lì a dimostrare che non si tratta di parole scritte sulla sabbia.
L’assessore puntualizza inoltre, che, nonostante l’entità e la durata dello sforzo per la copertura del debito En.Cor che impegna non poche risorse, ci sarà comunque spazio per gli investimenti nel prossimo triennio. «L’essenziale c’è. Si punta sull’aumento della rete di videosorveglianza, sulla manutenzione degli edifici pubblici scolastici e della rete stradale, sul completamento delle opere finanziate dalla Regione a seguito del terremoto, sul completamento della pista ciclabile Correggio-Fosdondo e l’inizio della realizzazione di quella verso Canolo, nonché la manutenzione straordinaria della pista di atletica».
«Il Comune c’è e fa la sua parte per la cura del territorio, pure in una fase di grande ristrettezza. C’è a garantire servizi essenziali. C’è a sostenere le nuove necessità civiche, come il bisogno di sicurezza, intensificando la collaborazione con i cittadini preoccupati per i furti. C’è a perseguire una maggior cura dell’ambiente, come si sta facendo con esito confortante, con la riorganizzazione del servizio di raccolta dei rifiuti urbani» chiosa il Sindaco nelle assemblee. Ricordando, giustamente, che un successo durevole in questi campi dipende anche dal senso civico di ognuno di noi. Già: non basta un click sui “social” per tenere insieme una buona comunità.