Nell’ultimo numero di Primo Piano abbiamo condiviso il fatto che la pianura padana è la regione europea peggiore per produzione di diossido di carbonio e di particolato.
Il Comune di Correggio ha quantificato questo fenomeno sul proprio territorio attraverso i documenti di acquisto dell’energia.
Una statistica del 2010 contabilizza in 6,8 tonnellate la produzione di CO2 per abitante in Italia: a Correggio è stata di 8,2 cioè il 21% sopra la media nazionale.
Poi individua le fonti di produzione di CO2: il 31% è imputabile alle attività industriali, il 24% alle abitazioni private, il 22% agli esercizi commerciali, il 22% al trasporto privato e commerciale, l’1% agli edifici e alle attività comunali.
Con il PAES (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile), appena adottato, il Comune di Correggio, dichiara che nei prossimi 5 anni, realizzerà una serie di interventi sui propri locali, impianti e automezzi, e ricorrerà maggiormente ad energie rinnovabili.
Destinerà risorse per realizzare azioni ambientali: incremento delle piste ciclabili, del verde e della raccolta differenziata di rifiuti.
Tuttavia questo arriverà ad incidere non più del 5% sull’obiettivo complessivo del nostro territorio.
Per il resto, occorre che siano gli abitanti e gli operatori economici di Correggio a modificare la struttura dei propri consumi energetici.
Lo Stato da tempo offre una serie di agevolazioni che indirizzano e aiutano le famiglie e le imprese in un cambiamento che è di interesse generale ma molto costoso.
Il nostro Comune attuerà una serie di iniziative di informazione e sensibilizzazione dei cittadini, fornendo esempi pratici e quantificando anche la convenienza economica ad investire nel miglioramento dell’aria.
Incentivi Previsti
Detrazioni fiscali:
ad oggi nella misura del 50% della spesa (in 10 anni) per ristrutturazioni edilizie; e nella misura del 65% per installazione di pannelli solari, caldaie a compensazione, scaldabagni a pompa di calore, domotica con effetto di risparmio energetico, sostituzione di impianti.
Conto Termico:
contributi per interventi di piccole dimensioni, erogati direttamente per finanziare fino al 65% le spese per miglioramenti di efficienza termica, fonti alternative di energia ed altro.
Titoli di efficienza energetica:
titoli emessi dallo Stato, commerciabili su un apposito mercato, che vengono dati a privati e imprese a fronte di risparmi addizionali d’energia ottenuti con sostituzione di macchinari obsoleti e rinnovamento dell’impiantistica.
Fondi europei:
fondi accessibili anche per progetti di ricerca, di sviluppo di tecnologie e di interventi infrastrutturali con positivo impatto sull’ambiente.
Fondo nazionale per l’efficienza energetica:
di recente costituzione, per finanziare specifici interventi di efficienza energetica da parte di enti pubblici e imprese.