«Giuliana Turci mi ha lasciato in eredità la fiducia dei cittadini nel nostro servizio sanitario, fiducia che lei ha contribuito a creare». Parte con un ringraziamento a chi l’ha preceduto la nostra chiacchierata con Davide Fornaciari, 55 anni, correggese, dall’inizio del febbraio scorso nuovo direttore del nostro Distretto Sanitario.
Fornaciari parla volentieri con noi di Primo Piano e ricorda che diversi anni fa ha anche fatto parte della redazione. «In questo momento – ci confida – il fatto di essere nato e cresciuto a Correggio mi dà molta forza e voglia di dare il meglio. La salute, il diritto ad essere curati è uno dei terreni su cui si misura la qualità di un tessuto sociale, di un territorio. L’Azienda USL Irccs di Reggio Emilia in questo periodo sta lavorando per mantenere anche in futuro la qualità dei servizi. Il Distretto è il luogo dove, attraverso il Piano di Zona, si concretizzano le linee di sviluppo, in sinergia con i Sindaci dei comuni dell’Unione ed il servizio sociale integrato. Dunque, per me, il nuovo incarico è molto significativo».
Davide Fornaciari negli ultimi due anni è stato Direttore Amministrativo dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Sant’Orsola Malpighi di Bologna, una delle realtà più complesse e all’avanguardia a livello nazionale. É stato il coronamento di un percorso che lo ha visto immerso nei bilanci, nei rendiconti finanziari, nel controllo di gestione della nostra sanità pubblica. È stato anche Direttore Amministrativo dell’Azienda Ospedaliera Arcispedale Santa Maria Nuova. Ora il suo sguardo diventa più ampio, la macchina di un Distretto è molto articolata e implica soprattutto la sintonia con i bisogni dei cittadini di un territorio.
«L’invecchiamento della popolazione – spiega – ci deve spingere ad aumentare i servizi domiciliari. Attualmente nel nostro Distretto sono 1900 le persone seguite a casa propria per problemi sanitari o socio-sanitari, un numero destinato a crescere».
Per un direttore di Distretto le stelle polari in questo momento sono il Piano sociale e sanitario della Regione e il PAL (Piano Attuativo Locale), approvato il 25 febbraio scorso dalla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria. Tutti e due considerano fondamentale avvicinare sempre di più i servizi ai cittadini. Il PAL imposta le linee guida per il riordino della rete ospedaliera reggiana. I sei ospedali della provincia diventano un hospital network, un’unica grande realtà in cui la prestazione raggiunge il paziente nel luogo che gli è più vicino, affinché non debba essere lui a spostarsi. «Il nostro San Sebastiano – precisa Fornaciari – si conferma come struttura a prevalente vocazione riabilitativa».
IL NOSTRO DISTRETTO SANITARIO
Territorio: Comuni di Correggio, Campagnola Emilia,
Fabbrico, Rio Saliceto, Rolo, San Martino in Rio.
Popolazione residente: 56.200, in flessione dal 2015
Stranieri: 12,5%, in flessione
Età: 16,5% tra 0-14 anni / 20% oltre i 65 anni