Una sera di inizio estate, una location suggestiva e uno dei più noti giornalisti italiani. Ecco fatta la serata del 13 Giugno, svoltasi nel Cortile di Palazzo dei Principi e organizzata da Primo Piano Incontri, che ha visto come relatore d’eccezione Gianni Mura: corrispondente prima per “La Gazzetta dello Sport” e poi per “La Repubblica”, ha narrato per decadi il ciclismo, il calcio e l’enogastronomia (assieme alla moglie Paola sul settimanale “il Venerdì”), pubblicando diversi volumi che toccano con competenza un’infinità di temi.
Abbiamo avuto modo di conoscere meglio “L’uomo Gianni Mura” durante il pomeriggio conviviale gentilmente offerto dal Circolo PLOUSLY e dal ristorante Pachito’s, nel parco che circonda la bella sede del Circolo in via Sinistra Tresinaro: il PLOUSLY, che ha da poco festeggiato il 52°anniversario della fondazione, è sorto dove una volta operava un rinomato maneggio, ristrutturato nelle ore serali dai soci fondatori. Il ristorante Pachito’s dello Chef “Lello” Di Palma, situato nei caratteristici locali sottostanti alla sede del Circolo, ha voluto viziare il nostro ospite con un rinfresco all’aperto, facendogli degustare specialità della tradizione correggese preparate sul momento, assai gradite dall’arguta “penna”. L’allegra chiacchierata tra i commensali, a cui ha presenziato a titolo personale anche il Presidente della Provincia Gianmaria Manghi, è stata propedeutica alla “Lectio elementaris” che ha avuto luogo in serata.
Osservatore notoriamente attento nonché fine narratore dell’universo sportivo, sociale ed enogastronomico del nostro Paese, durante la serata si è palesato anche grande conoscitore della musica d’autore, italiana e non solo, sebbene dichiaratamente “stonato”. Persona gradevole a tutto tondo, nell’intervista condotta dal direttore di TeleReggio Mattia Mariani ha deliziato il numeroso pubblico con storie di campioni del passato, oltre ad aneddoti di varia natura che l’hanno frequentemente indirizzato verso attente riflessioni sul quotidiano.
Parlando di atleti, si è soffermato sulla statura morale e sulla maggior “fame” sportiva dei campioni nati nell’immediato dopoguerra rispetto ai colleghi di fine secolo, con una grande ed affettuosa eccezione per “il Pirata” Marco Pantani. Non sono mancati alcuni piccati riferimenti all’odierna spettacolarizzazione del mondo della cucina, che ha reso i cuochi più divi e meno studiosi, rimpiangendo i Veronelli, i Soldati, e altri veri divulgatori della cultura del bere e del mangiare. L’evento si è chiuso con un partecipato botta e risposta col pubblico, che ha riportato alla memoria collettiva le rivalità leggendarie della storia del ciclismo, da Coppi e Bartali a Bugno e Chiappucci, passando per Gimondi e Merckx, il più affamato di successi. Una lezione davvero gradita e ricca di interessanti spunti per leggere meglio le nostre passioni.