SOS Vida in soccorso ai bimbi di Bahia

L’impegno di Sabrina e Ivan contro la malnutrizione

Probabilmente molti di voi conoscono già Sabrina Scaltriti e il marito Ivan Cristiani (che gestiscono il punto Otoacustic di Correggio). Ma forse, non tutti sanno, che i coniugi da anni si prodigano nell’organizzazione di cene di beneficienza e banchetti per raccogliere fondi da destinare al centro brasiliano SOS VIDA di Eunápolis, gestito da Madre Terezinha Biasi.

Il centro, che si trova nello stato di Bahia, accoglie bimbi malnutriti di età compresa tra i 0 e i 4 anni, accompagnandoli in questa delicata fase della crescita sinché le condizioni fisiche non risultano idonee al rientro nelle famiglie d’origine.
A volte sono gli stessi genitori a rivolgersi al centro quando comprendono che le precarie condizioni economiche non consentono loro di alimentare correttamente i figli; altre volte l’arrivo è conseguente all’intervento dei servizi sociali.

Io incontro Sabrina proprio pochi giorni dopo l’ultima cena organizzata in vista dell’imminente partenza per il Brasile del 25 ottobre, quando si recherà con Ivan a Eunápolis per consegnare quanto sono riusciti ad acquistare con i proventi degli eventi da loro organizzati.

«Porteremo con noi 45 barattoli di latte.
Per essere arrivati a questo numero, in realtà dobbiamo ringraziare anche una farmacia correggese che si è resa disponibile a venderci il latte al prezzo di costo, nonché una donatrice che ha comperato di tasca sua 15 barattoli» mi dice Sabrina.

Sabrina mi spiega che i bambini accolti al centro necessitano di alimentarsi con un latte artificiale speciale da noi normalmente utilizzato in caso di dissenteria.
«In Brasile questo latte viene venduto a prezzi proibitivi per il più della popolazione e ancora di più per il centro di suor Teresina, che sopravvive autofinanziandosi, perché pur essendo un’associazione riconosciuta a livello provinciale, regionale e statale, non riceve nemmeno un real (moneta brasiliana) dallo Stato.
Normalmente gli operatori sono costretti a percorrere centinaia di chilometri per recarsi in un’altra regione del Brasile per acquistare il latte ad un prezzo più basso».

Durante la nostra chiacchierata chiedo a Sabrina come sia venuta a conoscenza di questa realtà brasiliana; mi racconta di essere entrata in contatto con SOS VIDA più di dieci anni fa, durante un viaggio in Brasile che intraprese come volontaria per un’associazione trentina.
«Fu durante quel viaggio che conobbi suor Teresina e con lei fu “amore a prima vista”: mi è piaciuto da subito il suo dinamismo, il modo puntuale in cui gestiva, e gestisce tuttora, il centro dando la massima attenzione alle esigenze dei bambini accolti. Tanto per fare un esempio, nel centro è sempre presente tutto il personale medico necessario, dal pediatra agli infermieri; i bimbi vengono accuditi con passione e i contatti non si recidono con la loro uscita dal centro.
La sensazione è stata quella di essere parte di una famiglia e questa sensazione la provo ogni volta che vi ritorno.
Tanto più che lo stesso personale è il medesimo da anni, il che ha creato le basi per la costruzione di un vero team, affiatato e coeso.»

Dal 2004 ad oggi Sabrina, accompagnata più di recente anche da Ivan, si è recata diverse volte in Brasile ed è sempre tornata sentendosi arricchita dall’esperienza.
«Durante la nostra permanenza, suor Teresina ci mostra tutti i risultati ottenuti.
Ciò che più mi riempie di gioia è vedere le foto degli ospiti che testimoniano i cambiamenti avvenuti nei loro corpi.
È una soddisfazione che mi commuove sempre».

Allora Sabrina porta con te anche il nostro abbraccio, nonché l’immenso augurio che il futuro riservi ai piccoli ospiti del centro di Eunápolis una “vida maravilhosa”!

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