Sabato 11 aprile 2015 l’associazione Thèm Romanó di Reggio Emilia, con il Patrocinio del Comune di Correggio e il contributo di Coop Nordest, ha organizzato una giornata dedicata ai Sinti emiliani, una comunità presente nella nostra regione da molti secoli.
Famiglie sinte sono presenti in tutto il nord e il centro Italia, esse hanno a lungo svolto lavori itineranti che richiedevano una mobilità interregionale più o meno accentuata, che è andata diminuendo già a partire dagli anni ‘70. Non si è mai trattato di “nomadismo” ma di economie di nicchia che richiedevano una certa mobilità all’interno di circuiti ben conosciuti, di cui le fiere -come quelle di Scandiamo o di Gonzaga- costituivano delle tappe essenziali.
A partire dagli anni ‘80 la legislazione regionale ha definito i luoghi in cui queste persone potevano e dovevano vivere: “i campi nomadi”, rivelatisi inadeguati nel giro di pochi anni.
Proprio l’istituzione dei “campi nomadi” ha finito per rendere sempre più difficile l’esercizio delle professioni itineranti, facendo sì che le autorità locali non attuassero quanto era previsto dalla legge sugli spettacoli viaggianti del 1968 (detta legge Corona).
Con gli anni, molte famiglie sinte hanno preferito lasciare i campi nomadi, ma le soluzioni abitative che permettono di vivere in famiglie allargate –elemento che caratterizza ancora fortemente queste comunità– non sono facili da raggiungere e molti hanno installato le proprie roulotte su terreni acquistati con i propri risparmi.
Nonostante sia abbastanza comune vedere piccoli appezzamenti di terra con roulotte e case mobili nella campagna Emiliana, essi vengono ancora considerati degli estranei, delle persone che non si vogliono integrare, portatori solo di disvalori. Varie sono le proposte di legge che giacciono in parlamento per il riconoscimento dei Sinti e dei Rom come minoranza linguistico-culturale, ma il peso del pregiudizio che ancora grava su questa popolazione non ha permesso di fare sostanziali passi in avanti.
Dopo diverse iniziative sostenute dalla Commissione Diritti Umani del Senato, oggi i Sinti e i Rom hanno deciso di intraprendere una raccolta di firme per la legge di iniziativa popolare formulata dal Senatore Palermo: “Norme per la tutela e la pari dignità della minoranza storico-linguisitica dei Rom e dei sinti”. In questo modo potrà essere valorizzata la loro cultura e la loro storia e potranno venir intraprese iniziative che vedano le comunità rom e sinte nel ruolo di attori principali, come ha ben illustrato il Senatore Marcenaro durante il dibattitto che si è svolto nella sala conferenze di Palazzo Principi a Correggio.
Come ha spiegato Vladimiro Torre, presidente dall’associazione Thèm Romanó, l’iniziativa aveva lo scopo di presentare questa legge di iniziativa popolare e di far conoscere la storia e la cultura dei sinti.
Il concerto serale ha visto alternarsi, al Palazzetto dello Sport, musiche della tradizione dei sinti presentate dal gruppo “Latcho Mall” con quelle dei rom italiani dell’“Alexian Group” di Santino Spinelli. Alle scuole superiori si è voluta dare la possibilità di approfondire le persecuzioni a cui furono sottoposti Rom e dei Sinti durante il nazismo e il fascismo con un seminario tenuta dall’antropologa Paola Trevisan, una mostra fotografica e diverse videointerviste raccolte da centri di ricerca come la Fondazione della Shoah di New York.
La storia delle persecuzioni sotto il fascismo, che ha visto molte famiglie rom e sinte internate in campi di concentramento in tutto il territorio italiano, è ancora poco conosciuta. Caso emblematico è quello di Prignano sulla Secchia (MO) dove furono costretti a vivere per oltre due anni, in condizione durissime, i nonni e i genitori dei sinti che oggi vivono a Reggio Emilia e a Modena (vedi Storie e Vite di Sinti dell’Emilia, 2005, CISU Edizioni). Essi riuscirono a scappare nella primavera del 1943 e molti di essi, come Lucchesi Fioravante, si unirono ai partigiani. L’ombra lunga dell’antiziganismo non ha ancora permesso un pieno riconoscimento delle persecuzioni subite né una piena fruizione dei diritti di cittadinanza.