“Sale in zucca” è l’azzeccatissimo nome dell’innovativo progetto proposto e realizzato dalla compagnia Chili 5 di sale che, in tutto il mese di ottobre, ha offerto pillole di cultura e degustazioni di arte attraverso rappresentazioni, incontri, “messe inscena” tutti i week end del mese, dal giovedì sera alla domenica.
Il civico 8 della galleria Politeama si è trasformato in un palcoscenico aperto alle passioni e alla curiosità dei cittadini, passando infatti da locale in disuso a «negozio temporaneo di cultura, dove non si vende niente ma si porta a casa qualcosa», come ci dice Fabiana Bruschi, co-fondatrice dell’associazione culturale nata nel 1999.
L’associazione da allora si impegna in spettacoli a tema “sociale”, spaziando dalla resistenza ai temi attuali della Palestina, passando per l’antimafia.
Il filo conduttore di questa avventura è la passione verso arte e cultura, che lega tutti gli amici che hanno partecipato con entusiasmo e grinta all’ iniziativa.
«L’idea e il programma nascono dal desiderio di riunire gli artisti che abbiamo conosciuto in sedici anni di attività per festeggiare insieme, e per invitare la gente ad unirsi a noi ad assaggiare qualcosa di nuovo» ci dice un entusiasta Andrea Anselmi, direttore artistico e co-fondatore. «Il progetto nasce dalla volontà di una continuità nel tempo -prosegue Fabiana- ed è stato un importante percorso di ulteriore crescita personale, che ha aumentato ancor di più la passione e l’entusiasmo verso questo lavoro. Passione che siamo certi d’aver trasmesso a tutte le persone che ci hanno fatto visita in queste serate».
L’iniziativa, ha messo in fila 18 esibizioni che hanno visto coinvolti artisti, esperti ed appassionati, sia locali come Fabrizio “Taver” Tavernelli, sia di fama internazionale.
I protagonisti hanno sviluppato progetti originali con linguaggi differenti, e si sono esibiti in temi molto diversi fra loro, spaziando dal teatro alla danza, passando per la poesia, la musica, la fotografia, l’arte e il cinema.
Una tale varietà e vastità d’argomenti non hanno però impedito un livello qualitativo molto alto, la vera forza dell’iniziativa. «Gli spettacoli non si sono però svolti come normali esibizioni, dove vige il classico rapporto fra artisti e spettatore, ma hanno fatto del contatto diretto con il pubblico un punto di forza.
La discussione, che ha permesso a tutti di poter intervenire ed essere così partecipi, era la nostra volontà principale».
La compagnia fonda infatti il suo lavoro sulla capacità di relazione fra gli attori e fra gli attori e il pubblico ed è da questa caratteristica che prende spunto per realizzare i suoi spettacoli.
Ci confidano i due fondatori: «Siamo estremamente soddisfatti di quanto abbiamo fatto e proposto, nonostante la fatica e le difficoltà organizzative, e della risposta dei Correggesi, che si sono dimostrati interessati e curiosi e che ci hanno regalato un riscontro anche maggiore in confronto alle aspettative. Non ci aspettavamo, anche per gli ovvi limiti degli spazi, di fare grandissimi numeri, ma il negozio è sempre stato pieno e questo ci ha resi molto soddisfatti”.
Missione compiuta, dunque, per l’associazione Chili 5 di sale che ha portato nuove e fresche idee di arte e cultura di grande livello, forte della sua interazione con il pubblico, della sua apertura verso tutti e della passione dei partecipanti, il vero motore di questa splendida iniziativa che ci ha arricchito.