Scissione pericolosa nel PD: dura far festa!

Loretta, cuoca del salone, dà voce al malumore dei volontari

«Ho cominciato con la Festa dell’Unità a Budrio, dove sto di casa, e da trentacinque anni tondi tondi non salto un anno di volontariato ai fornelli, sempre per ragioni di fede» dice Loretta Sabattini, responsabile della cucina al Salone delle Feste di via Fazzano. Quella fede la porta a “militare” nel PD, il partito che promuove la Festa dell’Unità, storica kermesse estiva che produce cappelletti e branzino, liscio e rock, sport e politica, per un dolce stare insieme dove solo le zanzare portano qualche tedio. Punto focale di questo amalgama di successo, si sa, resta la cucina, il regno del gusto, dove Loretta esercita con dedizione il ruolo di sovrintendente cuoca, accompagnata da Paolo e Lisetta, presenze storiche come la sua. Sono una trentina i volontari presenti per sera nella sala lavorazione: forni, padelle, piastra, friggitrici, distribuzione, pulizia e.. sughi, ripieni, sfoglia e soffritti. Oltre a Festa Correggio c’è poi la presenza del ristorante del Circolo correggese del PD a Festareggio, dove la nostra “chef per servizio” fa il bis di fine estate. E per non farsi mancare nulla, aggiunge volontariato per il qui presente Primo Piano, che lei distribuisce regolarmente ai fedeli lettori di Budrio.

Non è del menu della Festa che parliamo con Loretta. Parliamo della scissione del PD, quel brutto pasticciaccio di Via del Nazareno che ai volontari del Salone, per dirla senza peli sulla lingua, non è proprio andato giù.

Un’ombra di tristezza contrae lo sguardo solitamente dolce e luminoso della nostra cuoca. «Siamo sempre capaci di rovinarci tra di noi, in questo partito. Il vizio della sinistra, che, spaccandosi al suo interno, finisce per regalare il destino dell’Italia a forze avventurose, che cavalcano i sentimenti più ostili verso l’altro, verso chi ha più bisogno di solidarietà. Brutta storia, brutta, brutta» insiste con evidente scoramento Loretta.

«Tra i volontari della cucina, c’è voglia di andar giù a Roma a tirare per la giacca i parlamentari e i dirigenti di Partito, e dirgliene due come van dette. Ma non vi vergognate? Noi si sta qui a tirare la carretta, per dare un servizio in nome vostro e voi, con dei meschini personalismi, date questo esempio?» aggiunge, dicendo, proprio così, che chi sta ai fornelli si sente preso per i fondelli. In effetti, nella discussione sul post-scissione del PD si è parlato di tanti possibili effetti: voto, Governo, alleanze. Ma Loretta ci fa capire che c’è un pericoloso “effetto volontariato”: quello che tiene in piedi la Festa e che, poi, caratterizza l’essenza di un Partito che vuole essere democratico non solo di nome. «Al momento, nessuno di noi fugge, disertando il gruppo che qui a Correggio manda avanti la baracca. Ma sento che la voglia è calata, che il malumore prende. Così si lavora tutti male» confessa Loretta. «Speriamo che con il Congresso PD e una competizione leale su leader e programmi, si possa ricreare un clima sereno. Noi qui non si molla. Siamo della stessa pasta, fatta in casa come si deve, teniamo duro. Il menu della Festa non subirà scissioni».

Vademecum congressuale del PD di Correggio

Il congresso del Circolo del PD a Correggio si svolgerà alla scadenza naturale di ottobre 2017. Potranno prendere parte alle votazioni gli iscritti al Partito. A seguito delle dimissioni di Matteo Renzi da segretario, il 30 aprile si terranno anche a Correggio le “primarie” per la elezione del segretario nazionale e della assemblea nazionale del PD, composta dai delegati eletti nelle convenzioni comunali che si terranno in precedenza. Le primarie non sono riservate ai soli iscritti; possono parteciparvi e votare tutti gli elettori del PD. I candidati a segretario nazionale sono: Michele Emiliano, Andrea Orlando e Matteo Renzi.

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