Sono trascorsi quasi vent’anni dall’inizio dei lavori che, in tre stralci, dal 1998 al 2017, hanno trasformato il vecchio San Sebastiano nell’attuale moderna struttura ospedaliera. Una modernità che non ha paura di valorizzare il passato.
Dallo scorso dicembre la facciata storica si mostra di nuovo ai correggesi nella sua rassicurante solidità: i mattoni rossi del padiglione intitolato a Vittorio Cottafavi sono ancora lì a raccontare le origini, l’inaugurazione del 1915. Così come, entrando, ci accolgono subito la bellezza conservate del pavimento in graniglia di marmo e delle capriate in legno nel lungo corridoio su cui si affaccia la cappella che presto sarà restaurata. Ma l’ingresso storico non è l’unico accesso al complesso ospedaliero. Come si vede nell’illustrazione, gli accessi sono tre: dall’ingresso principale A si arriva a tutte le aree di degenza, ai servizi ospedalieri e di supporto; dall’ingresso storico B si accede all’area delle attività ambulatoriali, ai servizi territoriali e all’area delle attività chirurgiche a ciclo diurno (Day Surgery); il terzo punto di accesso C è riservato esclusivamente ai pazienti del Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura e ai loro accompagnatori.
I progettisti hanno seguito un criterio preciso: chi accede alla struttura e procede verso l’interno si trova a contatto con servizi sanitari sempre più complessi e specializzati (come si vede dallo schema dell’assetto definitivo ai piani dei Padiglioni “Nicolini”, ”Balli”, ”Cottafavi”). Questa scelta consente una selezione progressiva del numero di utenti che hanno accesso alle aree più delicate dell’ospedale nelle quali sono presenti i degenti. Così, ad esempio, al piano terra degli edifici storici, partendo dall’area dei Poliambulatori, l’utente può proseguire verso l’area delle attività diagnostiche e della Day Surgery dotata di due Sale Operatorie e di un Ambulatorio chirurgico, risultato della ristrutturazione del vecchio comparto operatorio. Abbiamo effettuato anche noi questo percorso nel ristrutturato Padiglione Cottafavi. Entrati nel lungo corridoio sulla destra ci troviamo all’ingresso dell’area dei Poliambulatori. Sono 12 ambulatori polispecialistici, di cui alcuni dedicati, in cui si svolgono diverse attività specialistiche; al centro è presente un punto accoglienza, con un’ampia sala d’attesa. Sempre all’inizio del corridoio centrale, sulla sinistra, si trova uno dei punti forti del nuovo S. Sebastiano: il Centro Dialisi, con una potenzialità di 12 posti letto attrezzati. In fondo al corridoio storico si trova il Comparto Operatorio, dove si svolgono attività di Day Surgery nelle specialità di Oculistica, Chirurgia Generale, Ortopedia, Urologia.
Salendo al primo piano troviamo gli spazi che accoglieranno uno dei nuovi servizio del S. Sebastiano: le degenze psichiatriche del Diagnosi e Cura, attualmente sita a Reggio Emilia in Viale Risorgimento. L’area è quella che un tempo ospitava il Reparto di Maternità e Ginecologia.
La nostra è stata una visita breve, ma ci proponiamo di tornare per farvi conoscere nei dettagli alcuni servizi nevralgici del nostro nuovo S. Sebastiano. Nel prossimo servizio parleremo del Centro Dialisi.