Lo scorso 10 settembre sarà una data da segnare negli annali di Primo Piano Incontri: nella splendida cornice del Teatro Asioli di Correggio si è svolto l’evento “Bobo e i suoi fratelli: viva i buonisti ci salveranno”. É stata la prima manifestazione in presenza, dopo gli ultimi appuntamenti svolti in modalità telematica a causa della pandemia, sold-out seppur nel rispetto di tutti i protocolli anti-covid.
La serata, sponsorizzata da Silcompa, Cri-man, Cantine Riunite & Civ e Firma si è ispirata ai libri scritti dai due protagonisti e pubblicati nel 2020: un elogio al buonismo, a chi si sente animato da un moto di umanità verso chi è più fragile ed emarginato per condizioni di diversità etnica, identità sessuale, credo religioso, condizione socio-economica; a coloro che apprezzerebbero un po’ di buonismo anche nella dialettica politica, nell’apertura verso l’avversario politico poiché il rispetto, il confronto e il dialogo dovrebbero essere pilastri di una buon dibattito.
Buonismo e buonista, come scrive Michele Serra, sono due parole-alibi, usate soprattutto per negare la possibilità stessa che qualcuno possa essere buono e impegnarsi per un mondo con meno ingiustizie.
I protagonisti della serata sono stati Sergio Staino, una delle firme più importanti della satira italiana – vignettista, fumettista e regista, già ospite di Primo Piano incontri nella serata dell’agosto 2017 a FestaMandrio con Silver sul tema “Troppo facile dire NO”, papà di Bobo, il protagonista di “Quell’idiota di Bobo – in difesa del buonismo nella vita, nella politica e nella satira”, e Luca Bottura, giornalista e autore satirico noto per la collaborazione con La Repubblica, che ha condotto con pungente ironia l’evento oltre ad aver scritto nel 2020 “Buonisti un cazzo”, edito da Feltrinelli. A ritmare e accompagnare il tutto Bengi dei Ridillo in versione trio acustico, con Claudio Shiffer ed Emiliano Paterlini.
Come ha ricordato Staino, intervallando aneddoti e racconti della sua lunga, appassionata e curiosa vita da Toscano (sempre con qualche legenda per Toninelli), il punto è capire da cosa siamo accomunati, i valori e i principi che ci animano nelle nostre scelte, se il terreno è buono e fertile, si possono prendere strade diverse ma sempre nell’attenzione e nella fiducia verso l’altro, poi ci si ritrova nell’umanità che ci accomuna. Siamo tanti ad essere buonisti, siamo tanti ad essere animati da sentimenti sani e positivi verso gli altri. Dovremmo riconoscere la nostra forza ed esprimerla anche in Politica, fare attività politica è difficile, non è sufficiente essere benintenzionati, bisogna studiare e prepararsi.
Alla fine della divertente (seppur con qualche nota di consapevole amarezza) serata, Bottura ha coinvolto il pubblico in un simpatico test: “Quanto sei buonista?”. Lo potete trovare, così come l’intera registrazione della serata, sul nostro canale Youtube e sulla nostra pagina Facebook. Divertitevi a partecipare: vedrete, siamo tantissimi! Grazie a tutti di aver partecipato, e speriamo di rivederci presto!