Quattro idee per un matrimonio/parte 1

Il Nastro Rosso

Che sia etero oppure no, cosa c’è di meglio dell’amore?
Affermazione non approvata da tutti, ne sono consapevole.
E cosa c’è di meglio che celebrarlo in una bella festa con le persone che condividono con noi il viaggio della vita?
Intendiamoci, una festa qualsiasi: non parlo solamente del classico matrimonio in chiesa.
Chiacchierando con alcuni colleghi sposati, siamo caduti su questo argomento: ripensando al tuo matrimonio, quali sono le cose che rifaresti?
E quali quelle che eviteresti?

Dalla conversazione con questi esperti in materia ecco estrapolati alcuni must per una cerimonia 2016 a prova di ansia (e senza distinzione di genere).

Pochi ma buoni
C’è la vecchia zia che non vedo da una vita, ma la mamma ci tiene.
Il cugino che mi è antipatico, ma poi come faccio a invitare sua sorella, che invece adoro?
Quando si comincia a stendere la lista degli invitati, si rischia di lasciarsi prendere dallo sconforto.
Per non parlare del momento in cui si tenta di decidere come sistemare gli ospiti a tavola: una partita a scacchi contro il demonio sarebbe un’impresa più facile.
La soluzione, semplice ma provata dai colleghi, è una sola: matrimonio intimo.
Non importano i grandi numeri, ma avere al proprio fianco le persone alle quali si vuole bene, senza forzature.
Lo so, è grande la tentazione di chiamare anche quella vecchia compagna di classe spocchiosa per farle vedere quanto siamo sfacciatamente felici… ma alla fine, che ce ne faremmo di una persona che partecipa alla cerimonia per il solo gusto di sparlare?
Per una volta, circondiamoci di affetto e positività.

 Abito (Da Sposa?) Cercasi
È il sogno di tantissime: varcare il portone (del comune, della chiesa, di quello che vi pare) con un vestito che ci faccia sentire una principessa.
Vista la profusione di programmi sulla materia e vista la bellezza degli abiti da sposa, è normale pensare subito a quei capolavori bianchi e con le balze.
Tuttavia, un vestito del genere ha le sue controindicazioni, sempre secondo i colleghi. Finito il grande giorno, non avremo mai più occasione di metterlo.
Meglio allora optare per un abito elegante, ma indossabile anche in altre occasioni, magari dopo alcune modifiche fatte dalla sarta.
Il consiglio può piacere o meno: certo è che da bambina adoravo perdermi nella nuvola bianca dell’abito da sposa di mia madre, che stava da quel giorno dimenticato nel suo armadio…

Eupepsia
(ovvero la buona digestione)
Un’altra tradizione alla quale sembra non si possa sfuggire quando si parla di matrimonio è il grande pranzo.
Una mostruosità disumanizzante che costringe le persone a stare sedute per ore e ore.
Ovvio che poi i poveretti non trovino di meglio da fare che sparlare del cibo (per questo però vi rimando al punto “Pochi ma buoni”).
Allora, tagliamo i commenti e il costo: aperitivo in libertà dopo la cerimonia, magari in un bel giardino, senza posti prefissati ma lasciando la possibilità agli invitati di spostare a piacimento le sedie (che però sono fondamentali, eh!).

Invitato gentiluomo
Se gli sposi hanno tanti obblighi, anche gli invitati dovrebbero rispettare un minimo di etichetta, che spesso però viene dimenticata.
Se venite invitati ad un matrimonio che sapete formale, con gli sposi che tengono all’etichetta, evitate di presentarvi vestiti in modo non consono.
Comprate un completo classico e utilizzatelo a tutti i matrimoni al quale verrete invitati (fra l’altro, una bella strategia per rimanere sempre dello stesso peso).
Durante il ricevimento, evitate scherzi troppo pesanti.
E soprattutto, non siate grami con il regalo! Potrebbe essere una bella mossa quella di comprare l’oggetto meno costoso della lista nozze, ma se si tratta di contribuire con soldi ricordate che sarete facilmente smascherati.

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