Quando Napoleone venne a Correggio

Un adattamento della cronaca di Pietro Vellani

Uno dei tanti avvenimenti della Storia con la esse maiuscola che interessò Correggio fu la discesa di Napoleone. L’episodio viene narrato nella Cronaca di Correggio (1794-1829) di Pietro Vellani, pubblicata dal 2011 al 2016 in tre volumi dalla Società di Studi Storici nella collana “I Quaderni” n. 4 e curata da N. Benati, G. Fontanesi, V. Pratissoli. Vi proponiamo qui una riduzione e adattamento delle pagine 65 e 66 del primo volume:

È il 15 di Ottobre 1796 o 24 annebbiatore o vendemmiaio dell’anno quinto della Prima Repubblica Francese.
Poco dopo la mezzanotte, cominciano i preparativi per l’annunciata visita del Generale Francese Bonaparte.
Alle 9.30, Napoleone passa da Correggio. Durante la sosta per cambiare i cavalli, il Governatore ed altri rappresentanti della comunità si affacciano alla carrozza del Generale. «Il popolo è quieto, è contento?» chiede Napoleone, e il popolo intorno: «Generale, siamo quieti!»..
«È desiderio della Repubblica Francese che questo popolo sia libero e felice e arrivederci a quando tornerò oggi dopo pranzo. A vous la paix». Infatti, alle cinque del pomeriggio ripassa, di ritorno da Guastalla e Novellara.
Si ripete la scena della mattinata. Tra il calpestio dei cavalli e l’affollarsi della gente, dalla carrozza Napoleone così dispone: «Si faccia un consiglio generale al quale siano invitati i rappresentanti della Religione dominante, sia della campagna che della città…». Si fa presente che ci vuole del tempo per avvertire quelli della campagna, allora il Generale dice di rimandare di otto giorni. Poi aggiunge: «So che c’è nel comune un certo libro d’oro nel quale sono iscritti solo i nobili, ebbene domani un militare lo brucerà in pubblico. La Municipalità dovrà essere costituita da artisti, operai, possidenti, ma gente saggia, vecchia, di buon senso e non solo da nobili che hanno aiutato i sovrani a opprimere i popoli». Queste e altre cose diceva al popolo da gran parlatore e impostore dei più fini. Tutto il popolo accecato gridava evviva…

Il 16 Ottobre 1796, o 25 Vendemmiaio, Napoleone, tornato a Modena, lascia a Correggio il popolo eccitato e la nobiltà annichilita. Alle 10.00, si cerca quel famoso libro d’oro, per iscriversi al quale i nostri nobili tanto denaro avevano sborsato. Il cancelliere pallido, confuso e con mani tremanti, lo consegna per gettarlo sul fuoco.
Tutto il popolo adunato, in gran folla, scioccamente e senza riflessione non faceva che battere le mani…

Continua.

Il 10 aprile 1796, le truppe francesi occuparono i territori sotto il dominio austriaco, ovvero il Ducato di Milano, il Ducato di Modena e Reggio e due Legazioni dello Stato della Chiesa, Ferrara e Bologna. Il duca Ercole III d’Este, intuita per tempo la malaparata, si era già messo in fuga, tesoro al seguito, il 7 maggio, lasciando i suoi domini ad una reggenza poi sciolta l’8 ottobre dai francesi al loro arrivo, quando già da tre mesi i transalpini erano entrati a Bologna, dove si era formata una municipalità repubblicana, e a Reggio, che era insorta.
Il 16 ottobre 1796 si tenne a Modena un congresso con i rappresentanti delle province di Modena e Reggio Emilia e delle ex legazioni pontificie di Ferrara e Bologna, che riunì le quattro città in quella che prese il nome di Confederazione Cispadana. Il congresso fu organizzato, non ufficialmente, da Napoleone, il cui esercito aveva attraversato l’Italia del nord all’inizio dell’anno e aveva necessità di stabilizzare la situazione in Italia e di riunire nuove truppe per una nuova offensiva contro l’Austria.


La ricerca storica locale a Correggio

La ricerca storica locale a Correggio è sempre stata vivace, appassionata e legata a nomi importanti, uno per tutti: Riccardo Finzi.

Dopo il 2000 ha ripreso vigore grazie al Direttore Alberto Ghidini e Antonio Rangoni che, insieme a pochi altri, fondarono la Società di Studi Storici, un’associazione a carattere volontario, libera e senza scopo di lucro. Riesce a vivere, oggi a sopravvivere e a pubblicare le proprie ricerche principalmente con la quota degli associati, con donazioni ed esigui contributi di fondazioni e del Comune di Correggio: questo è anche un invito ad associarsi e a partecipare in tutti i modi.

La Società di Studi Storici in questi 15 anni ha prodotto ormai 13 volumi: gli Atti dei Convegni, e 4 numeri della collana “I Quaderni”.

Nella dodicesima giornata di Studi Storici, l’8 aprile 2017, fu presentata, tra le altre, una relazione sulla Prima Guerra Mondiale da un saggio di Renzo Testi. Proprio Antonio Rangoni traccia la biografia del compianto primo cittadino in “Correggio produce 2017”, pubblicazione molto conosciuta dai correggesi, alla quale la Società di Studi Storici contribuisce attivamente.

Sabato 5 maggio 2018 alle ore 15.30
presso la Sala dei Congressi del Palazzo dei Principi si terrà l’annuale giornata di studi storici.

Autori e titoli per il prossimo libro saranno:

Marco Cavicchioli
Giberto da Correggio Capitano Generale dei Senesi (1454-1455)

Gabriele Fabbrici
Alcune osservazioni sull’onomastica ebraica a Correggio tra il Quattrocento e prima metà del Cinquecento

Giada Ori
Lettere correggesi di Claudia Rangone

Federica Petralia
Il riordino del Fondo Bonifazio Asioli

Sauro Rodolfi
«Di tua armonica voce i bei concenti»: curiosità teatrali, dispute e censure nella Correggio del secondo Settecento

Gianluca Nicolini
Anche Roma vuole un Correggio. Il “Creatore sull’iride con angeli” nelle carte del Camerlengato Romano (seconda parte)

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