Pronto Soccorso, ritorno con attesa

Al San Sebastiano riaprirà soltanto nell'estate 2021

Nessun giallo sul Pronto Soccorso del nostro Ospedale. Le voci che mettevano in dubbio la possibilità che il servizio fosse riattivato sono state smentite, in diverse fasi, durante i mesi estivi. L’unica incertezza rimane la data della riapertura, il giorno in cui i correggesi potranno recarsi di nuovo al S. Sebastiano per usufruire delle cure di primo intervento che ora possono ottenere soltanto recandosi a Reggio Emilia, a Guastalla o nei vicini ospedali modenesi.

L’attività del Pronto Soccorso del San Sebastiano era stata sospesa all’inizio del marzo scorso, nell’ambito di quella riorganizzazione che il sistema sanitario pubblico reggiano ha dovuto affrontare per fronteggiare la pandemia da Covid-19. Nei mesi successivi, tra i tanti timori innescati dall’emergenza, era emerso anche quello che ipotizzava il rischio della perdita definitiva del servizio. A tranquillizzare e rassicurare i correggesi è arrivato il comunicato dell’Amministrazione Comunale del 10 luglio, in cui si annunciava che i lavori necessari per la riapertura del Pronto Soccorso erano stati finanziati dalla Regione. L’annuncio è stato rafforzato poi un mese dopo, il 10 agosto, da una conferenza stampa indetta dai vertici dell’Azienda USL-Irccs e della Conferenza territoriale sociale e sanitaria: in quell’occasione sono stati presentati tutti i progetti di adeguamento e riorganizzazione dei Pronto Soccorso e delle Terapie Intensive e Semintensive dei sei ospedali reggiani. Saranno finanziati dalla Regione con fondi di provenienza ministeriale, per un investimento complessivo di 16 milioni. 1 milione e 250 mila euro è la somma destinata al Pronto Soccorso del San Sebastiano; il progetto prevede l’allestimento di una camera calda con accesso autonomo per i casi sospetti. L’intervento è indispensabile anche in considerazione della vocazione riabilitativa della struttura, che fa arrivare al nostro Ospedale molti pazienti fragili provenienti anche da fuori Regione. Si tratta di lavori che richiedono almeno fari i sei e sette mesi (prefabbricato camera calda esterna, realizzazione e posatura, montatura, adeguamento spazi interni). Le opere edili possono essere eseguite in deroga a disposizioni di legge e regolamentari (Decreto 34 – semplificazione): questo permette una maggiore celerità nell’esecuzione dei lavori. Ma occorre partire. Il cantiere non è ancora stato aperto, tutto è nelle mani del Commissario Straordinario Domenico Arcuri che, però, si è detto disponibile ad accelerare il percorso consentendo al Presidente della Regione Emilia Romagna di agire come commissario delegato. Sarebbe un ottimo segnale per tutta la comunità se i tempi non slittassero e se nella prossima estate il San Sebastiano potesse riavere il proprio Pronto Soccorso.

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