Il pronto soccorso dell’ospedale San Sebastiano ha riaperto. Lo ha fatto nella mattina di lunedì 17 aprile, con un’inaugurazione a cui hanno partecipato alcune delle principali figure istituzionali del territorio. Il taglio del nastro è avvenuto dopo oltre tre anni di chiusura, nel corso dei quali sono stati completati lavori destinati alla riqualificazione e all’ampliamento della struttura, su oltre quattrocento metri quadrati di spazio. Il pronto soccorso di Correggio è adesso aperto dalle 8 alle 20, come già accade in quelli di Montecchio e Scandiano.
All’inaugurazione era presente la direttrice generale dell’Ausl di Reggio Emilia, la dottoressa Cristina Marchesi, che ha espresso grande soddisfazione per la riapertura, avvenuta dopo il lavoro di un gran numero di professionisti medici e non solo, che ha ringraziato e ai quali è stato rivolto un applauso da parte di tutti i presenti. La dottoressa Marchesi ha poi spiegato: «Ci si può rivolgere a questo pronto soccorso fino alle 20, ma il lavoro accettato fino a quell’ora continua anche dopo. I colleghi medici e infermieri rimangono a lavorare fino a che l’ultimo paziente non ha risolto il suo problema, quindi di norma anche fino a tre ore dopo le 20, che è l’orario di chiusura dell’accettazione. L’apertura dalle 8 alle 20 per noi non è una novità, perché è dal 2020 che il pronto soccorso di Montecchio lavora con questo orario; da tre settimane lo fa anche quello di Scandiano. Ci siamo resi conto che questo orario soddisfa i bisogni dei cittadini che si rivolgono a questi punti, quindi ci sentiamo tranquilli su questa apertura». Un breve discorso inaugurale è stato tenuto anche dal commissario straordinario Salvatore Angieri, che ha sottolineato l’importanza del pronto soccorso correggese e ha espresso la speranza che questa riapertura possa alleviare il carico di lavoro dei pronto soccorso limitrofi. Il commissario ha espresso la sua soddisfazione per il risultato dei lavori, avvenuti all’interno dei tempi che gli erano stati garantiti, e ha inoltre auspicato che in futuro si possa arrivare ad una riapertura di ventiquattro ore.
In seguito al taglio del nastro inaugurale, è stato permesso ai presenti di fare una breve visita agli spazi rinnovati assieme al dottor Stefano De Pietri, direttore del pronto soccorso di Correggio e Guastalla. De Pietri ha spiegato che il pronto soccorso di Correggio è fornito di un’automedica attiva nelle ore di apertura, sulla quale saranno presenti un medico, un infermiere e un autista professionale. Sarà inoltre attiva 24 ore su 24 un’auto infermieristica, con a bordo un autista e un infermiere altamente specializzato. Di notte, il servizio di automedica sarà invece in condivisione tra Correggio e Guastalla.
Il tema degli orari di apertura del pronto soccorso è uno di quelli su cui si è creato maggiore dibattito nel corso dei mesi e delle settimane precedenti alla riapertura. È da sottolineare anche che la coincidenza di questa riapertura con la campagna elettorale per le elezioni amministrative non può che aver reso ancora più aspro il dibattito in sé, in quanto la sanità rientra tra i principali temi di attenzione della politica locale. Nel corso dell’inaugurazione, in più momenti si è spiegato come la presenza degli orari di apertura non danneggerà il servizio per i cittadini. Riassumendo, gli elementi da considerare sono tre: innanzitutto, che il lavoro del pronto soccorso di Correggio non terminerà alle 20, ma a quell’ora terminerà solamente l’accettazione di nuovi pazienti, mentre le cure per quelli accettati prima proseguiranno anche dopo quell’ora; in secondo luogo, che l’esperienza dell’orario di apertura segue quella già rodata dal pronto soccorso di Montecchio, che da ben tre anni segue questi orari, e anche da quello di Scandiano, aperto questa primavera. Il terzo e ultimo aspetto da considerare è che i pazienti più gravi sono gestiti dal 118 a prescindere dalle ore di apertura del pronto soccorso in sé, come accadeva già prima.
Un secondo fronte su cui si è dibattuto nello scorso periodo è quello che riguarda l’impiego, anche nel pronto soccorso correggese, di medici provenienti da cooperative; i cosiddetti “medici a gettone”. A Correggio saranno presenti quelli della CMP Global Medical Division, di Granarolo (Bo). Quello dei medici a gettone è un tema di cui si è sentito molto parlare negli ultimi anni in Italia: avere a disposizione questo tipo di professionisti permette di mantenere operativi servizi come i pronto soccorso nonostante l’ormai diffusa carenza di personale; tuttavia, l’impiego dei medici a gettone ha sollevato nel tempo anche dubbi e critiche sull’adeguatezza della preparazione dei medici impiegati e sul costo del loro impiego. Sulla questione della preparazione dei medici, la dottoressa Marchesi ha affermato, nel corso del suo discorso inaugurale: «Questo pronto soccorso, così come quello di Scandiano, apre con i medici della cooperativa: sono colleghi scelti attraverso una selezione particolarmente impegnativa, colleghi con specialità ed esperienza». Si conclude così la vicenda del pronto soccorso correggese, i cui lavori erano iniziati a marzo 2021 e hanno comportato una spesa di quasi 1,3 milioni di euro. Come già riportato da Primo Piano, uno dei principali elementi di novità introdotti da questi lavori è stata la creazione di due percorsi distinti per i pazienti, realizzati per dividere chi non presenta sintomi febbrili da chi li ha. Nello specifico, come riportato anche dalla Gazzetta di Reggio, “i lavori sono stati eseguiti su duecentosessanta metri quadrati prima occupati dalla struttura di endoscopia, cui si sono aggiunti centocinquanta metri quadrati dati dall’ampliamento dell’ingresso e dalla realizzazione di una seconda camera calda a uso esclusivo del nuovo pronto soccorso, destinata ai veicoli che trasportano i pazienti”.
Fumetto di Vittorio Manzini