Il 27 gennaio, Giorno della Memoria, commemoriamo le vittime dell’Olocausto, rinnovando l’impegno a non dimenticare lo sterminio degli ebrei.
Vi è, tuttavia, un’altra dimensione della memoria -tendenzialmente trascurata dalle istituzioni e dai libri di storia- che possiede una funzione educativa e morale altrettanto importante e che soprattutto oggi andrebbe promossa: la memoria del bene.
Chi ha visto Schindler’s List, il pluripremiato film di Steven Spielberg ricorderà che Oskar Schindler venne riconosciuto “Giusto tra le Nazioni” per aver salvato più di 1000 ebrei dalla persecuzione nazista.
Questo appellativo è stato usato per la prima volta da Yad Vashem, Ente Nazionale per la Memoria della Shoah, per indicare un non-ebreo che, indipendentemente dalla propria ideologia politica e categoria sociale, ha operato per salvare un ebreo durante la Shoah.
In Italia, l’eredità di Yad Vashem è stata raccolta da Gariwo-la foresta dei Giusti, un’onlus nata a Milano nel 1999.
Gariwo ha scelto di rendere universale il concetto di Giusto e di estenderlo a tutti coloro che nel mondo cercano di impedire il crimine di genocidio, di difendere i diritti dell’uomo nelle situazioni estreme e di salvaguardare la verità e la memoria contro i ricorrenti tentativi di negare la realtà delle persecuzioni.
Gabriele Nissim, presidente di Gariwo, nel suo libro La bontà insensata.
Il segreto degli uomini giusti scrive: «Non è necessario essere dei santi per compiere degli atti morali significativi».
I Giusti non sono eroi, sono persone normali, uomini e donne comuni, che di fronte a situazioni d’ingiustizia hanno avuto il coraggio di compiere atti di bene, testimoniando che. chiunque, nel proprio piccolo, può essere Giusto.
Ho collaborato circa due mesi a Milano con Gariwo, occupandomi della rassegna stampa italiana e internazionale, del sito dell’associazione e dell’editing degli articoli. Insieme al team di Gariwo, ho partecipato come media partner al Festival dei Diritti Umani di Milano.
È stata un’esperienza incredibilmente formativa, sia dal punto di vista culturale e professionale che personale: condividere la missione di Gariwo e diventare “ambasciatore del bene” rappresenta una sfida.
Promuovere la solidarietà, la tolleranza e la lotta all’ingiustizia è una responsabilità difficile da assumersi: presuppone il dialogo con se stessi, il confronto con gli altri, un impegno costante per superare l’odio, le paure e i pregiudizi che, oggi più che mai, fanno parte della nostra quotidianità.
È proprio questa “cultura del nemico” che Gariwo vuole combattere, diffondendo le storie dei Giusti: lo ha ricordato Gabriele Nissim lo scorso 19 dicembre, in occasione dell’anniversario per i 15 anni di attività dell’associazione.
L’incontro, a cui ho avuto il piacere di partecipare, è stato l’occasione per presentare i prossimi obiettivi di Gariwo: far approvare una legge italiana sui Giusti, elaborare una “Carta dei valori” sui problemi morali del nostro tempo, e portare Papa Francesco a visitare il Giardino di Milano.
Giardino dei Giusti di Milano
WEB: it.gariwo.net
FACEBOOK: Gariwo -Foresta dei Giusti