Pedali, manubrio e… vola alto, Luigi!

L’undicenne correggese che sogna le Olimpiadi in BMX

vete presente 100% Brumotti? Suvvia, chi non conosce questo atleta genovese, recentemente anche inviato di Striscia la Notizia, capace di fare qualsiasi cosa sulla sua bicicletta. Nell’immaginario collettivo è “roba da grandi”, ma grandi in tutti i sensi… Oggi però vi posso dimostrare che “grandi” possono essere anche i piccoli (ma solo per età), in grado di fare cose che farebbero impallidire il nostro Vittorio Brumotti. A Correggio c’è un ragazzo di soli undici anni che con la sua BMX è in grado di volare, letteralmente, su e giù per muretti, rampe, ostacoli di ogni tipo: mentre lo fa crea spettacoli, le cosiddette figure, che attirano già l’attenzione degli addetti ai lavori. Lui è Luigi Rughetti, campione di BMX street freestyle.

Com’è nato il tuo amore per la bicicletta?

«In realtà io, da piccolo, avrei voluto una moto, ma mamma non me la comprava! Ho tolto le rotelline a soli due anni e dopo poco già tentavo di fare quello che facevano i campioni del motocross. Poi guardando YouTube ho conosciuto l’atleta @MatBMX: mi piaceva quel che faceva con la bici nei suoi video. Allora ne ho chiesta una come la sua, me l’hanno presa e ho subito iniziato ad imparare vari tricks (salti)».

Vuoi dirmi che hai imparato da solo?!

«Sì. Guardavo i video cercando di capire le evoluzioni: poi, andando allo skate park, ho conosciuto amici più grandi che mi davano dritte su come fare. In genere si parte intorno ai quattordici anni, io sono partito molto presto».

Che tipo di bicicletta è una BMX?

«È una bici normale, disponibile in varie taglie, con un telaio particolare: ha i peg, dei tubi che fuoriescono dalle ruote, che servono per appoggiarsi sui muretti o altri elementi del percorso. Questo movimento è detto in gergo “grindare”. Sono bici costruite apposta per saltare. Hanno tutte i copertoni lisci e il cerchio è più largo di una bici normale».

Mai avuto paura?

«Un po’ quando i salti sono grandi, ma di solito no. Io pratico una tipologia di BMX freestyle che si chiama street, l’altra è il park. Chi come me fa street va in giro per le città a saltare sui muretti. Chi fa park ha una bici leggermente diversa e si esercita su rampe di altezza variabile. Io uso ciò che la città offre, anche se ovviamente mi esercito pure allo skate park».

Quali gare hai fatto?

«Si differenziano tra gare e Jam (come le Jam Session nella musica). Le Jam sono ritrovi, come quelli del calcio di strada, che si svolgono in uno skatepark. Ci si fronteggia per esempio nel “Best Trick” (l’evoluzione più avvincente): è l’intero gruppo di partecipanti, che viene da tutta Italia, a decretare il salto migliore. C’è un clima meraviglioso, di amicizia e collaborazione. Chi si gasa di più e fa il salto più spettacolare, vince. Nelle gare, invece, ci sono dei giudici ed i premi sono decisamente più importanti».

Ci sono giovani della tua età?

«Nelle gare, in genere internazionali, ci sono fasce d’età, sotto i quattordici anni oppure sopra. Io ho gareggiato in questa categoria ed eravamo in tre: io, uno di Bologna ed uno di Milano. Non esiste una scuola, la scuola è la strada, ecco perché siamo così pochi. La gara funziona così: in un minuto hai la tua linea sulle rampe e devi ultimare più salti possibili. I giudici poi danno i voti a ciò che vedono».

Quanto e dove ti alleni?

«Mi alleno a Fosdondo, vicino a casa mia, dove c’è un muretto che mi consente di saltare. Lo faccio quando ne ho voglia, ma in pratica tutti i giorni».

Quali momenti ricordi di più?

«Beh, la soddisfazione di vincere il primo premio a Correggio, davanti ai miei cari, durante la gara che abbiamo fatto per la fiera di giugno è stata tanta. Non posso non citare anche la gara di Cesenatico. Lì le categorie erano tre: under 14, Amatori e Pro; in quest’ultima categoria c’erano gli atleti italiani davvero forti. Vinsi la categoria under 14, poi sono passato alla categoria Amatori, che non ha limiti d’età. Molti si sono iscritti a questa categoria, evitando la Pro, per tentare di vincere; il livello quindi era molto alto. Ho fatto lo stesso numero di punti del primo tra gli Amatori, che aveva trent’anni, quindi mi sono classificato primo a pari merito anche in quella categoria! Uno dei giudici, che proveniva dalla Nazionale Italiana, mi ha chiesto di partecipare nel 2023 ai quattro incontri di allenamento della nazionale in vista delle Olimpiadi. WOW!».

Hai un campione a cui ti ispiri?

«No, se vedo un salto che mi piace cerco di copiarlo, ma in realtà li penso io e poi li provo finché non mi vengono. Oltretutto faccio parte della Disaster Crew (@disastercrew_freestyle, un gruppo di ragazzi under 14 che hanno come scopo la promozione del BMX freestyle: attraverso i nostri video in rete diffondiamo questo sport e di conseguenza siamo riusciti ad avere anche sponsorizzazioni tecniche, abbigliamento o pezzi di ricambio per la bici gratuiti o con sconti importanti».

 

Questo piccolo, grande campione salta con una bici da trenta chili, pesandone giusto la metà. Quello che manca ora non è la tecnica, è la forza, nonostante abbia già un fisico pazzesco per la sua età. Tuttavia alcuni tricks che richiedono molta forza ad oggi gli sono quasi preclusi, ma è solo questione di tempo. E poi c’è la concreta possibilità che venga chiamato a rappresentare l’Italia in questa categoria alle prossime Olimpiadi. Di certo è stato notato. Il BMX freestyle è uno sport di nicchia qui in Italia, mentre in America è davvero molto diffuso. Ragazzi come Luigi sono importanti per diffondere anche grazie ai social la bella cultura di uno sport che promuove amicizia, fare squadra ed una sorta di “terzo tempo” continuo, come nel rugby, in cui si alimenta una sana competizione e si favorisce l’aiuto e la solidarietà reciproca. Coltivare questo sport è un impegno importante anche per la famiglia di Luca, che crede tanto in lui, lo sostiene e lo incoraggia, consapevoli che questa passione è alimentata da un grandissimo talento innato. A noi spetta il compito di fare altrettanto: seguirlo, sostenerlo e sperare che ci sia un altro correggese a portare la nostra bandiera alle Olimpiadi!
Vai Luigi… VOLA! (@luigi_gg_bmx)

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