Cambiano i tempi, le culture, cambia la gente, ma la parola “pane” attraversa indisturbata ogni rivolgimento confermandosi come uno dei vocaboli più conosciuti ed utilizzati, nel suo significato fisico ma anche simbolico. Qui a Canolo, ed ora anche a Fosdondo e Correggio, senza falsa modestia, c’è chi, proprio sul pane, può dire la sua! È la famiglia Parmeggiani: Fabio, Loretta, Elisa e Paolo.
Mi trovo insieme a loro quattro in un afoso pomeriggio di luglio (all’aperto sembra di essere… in un forno!) e approfitto della loro ospitalità e della bella atmosfera che si respira (aiutata anche dall’aria condizionata) per farmi condurre nel profumato mondo del pane, attraverso il racconto della loro interessante impresa famigliare.
Fabio, padre di famiglia e protagonista primo dell’avventura, in quanto fondatore dell’attività, rimarca con orgoglio il valore di essere artigiano, dove «il mestiere diventa un’arte, il lavoratore ne è il maestro, ogni prodotto un’opera unica e curata al dettaglio» e mi confessa l’origine della sua ispirazione: «nell’attività di panificazione replico, con ingredienti differenti, quanto ho avuto modo di imparare, fin da ragazzo, da mio padre che faceva il casaro. Tratto il lievito madre cosi come lui trattava il siero innesto. La serietà nella scelta delle materie prime, la cura nei processi di produzione e l’igiene sono i tratti fondamentali che fanno la differenza per ottenere un prodotto di qualità, che sia il nostro pane quotidiano o il nostro re dei formaggi».
Fabio racconta di aver aperto l’attività nel 2001 affiancato dalla moglie, Loretta, che ha lasciato il lavoro di insegnante per aiutarlo, seguita dalla figlia, Elisa, che dopo il liceo scientifico ha deciso di dedicarsi all’attività di famiglia. Mancava tuttavia ancora un elemento perché l’azienda potesse definirsi “di famiglia” a tutto tondo: Paolo, il figlio più giovane. E proprio lui, uscito dall’ alberghiero e dopo una buona esperienza in vari ristoranti, ha sentito forte il richiamo di casa ed ha deciso di portare in dote la propria competenza nel settore della pasticceria.
Paolo ha inserito con gradualità nell’attività del forno-panetteria, già apprezzatissimo per la qualità dei vari tipi di pane, delle strie e dello gnocco (da buon canolese, vi assicuro, strepitosi!), alcuni dolci tipici da forno che hanno preso piede e conquistato i palati molto velocemente. Basti pensare alla produzione natalizia di panettoni, pandori e spongate ricercate anche da oltre-provincia. «Ciò ci ha richiesto – spiega Paolo – un impegno più mirato che si è concretizzato nell’acquisto di nuovi macchinari, nell’assunzione di alcuni dipendenti, oggi arrivati a otto che sentiamo parte integrante della nostra famiglia, nell’apertura di un negozio in centro a Fosdondo e, infine, da quest’anno, nell’acquisizione, in piazza Recordati a Correggio, della storica pasticceria “da Gianni”», un punto di riferimento storico per i correggesi, che aveva da poco cessato l’attività. Proprio lì Paolo era di casa, avendovi svolto il tirocinio all’epoca della scuola alberghiera, guadagnandosi l’amicizia e la stima dei fratelli Bartoli, i titolari. Proprio una bella storia, che offre speranza a tanti giovani, con spirito d’iniziativa e voglia di fare: la politica di famiglia, dice Fabio, di «investire sempre nell’azienda» sta portando buoni frutti.
Tutta la famiglia poi mi spiega come l’ultima nata, la pasticceria-panetteria di Piazza Recordati, vuole unire tradizione ed innovazione: accanto ai prodotti “classici” della pasticceria e della panetteria reggiana e ai vari formati di pane, troviamo una vetrina dedicata ai salumi (rigorosamente correggesi, come i Veroni) per poter fare al momento ottimi panini freschi davvero a km zero: fragranza e genuinità garantite.
«È una novità per i correggesi – mi dicono – che ancora non hanno metabolizzato l’idea di poter trovare in un unico luogo, legatissimo nella memoria collettiva all’idea della sola pasticceria, anche pane e salumi». Ma Elisa è certa che questa sia la strada: «l’esperienza maturata – mi dice – nei negozi di Canolo e Fosdondo insegna che il cliente, una volta sperimentata la possibilità di farsi fare un buon panino sul momento, personalizzato, disdegna ogni altra offerta già confezionata».
Non preoccupatevi, sanno fare bene i panini ma non si sono dimenticati della pasticceria! A Correggio troviamo una vasta scelta, che va dalle torte da forno ai classici pasticcini, cioccolatini e semifreddi fino alla torta nuziale e molto altro. L’attenzione alla materia prima di alta qualità, come ad esempio il cioccolato Belcolade di provenienza belga, è garanzia di un risultato ai massimi livelli: assaggiare per credere!
Rifletto sull’entità dell’investimento, davvero rilevante, di questa famiglia sul mercato di Correggio e chiedo: ma non temete che la concorrenza così forte della grande distribuzione organizzata comprometta i vostri sacrifici economici e professionali?
Ecco la loro risposta: «la concorrenza esiste, ma l’offerta è differente dal momento che noi, puntando sulla qualità, siamo in grado di offrire prodotti sempre nuovi, personalizzati, al passo con le richieste della clientela. Un esempio è quello delle intolleranze alimentari: oltre ad alcuni prodotti già disponibili che fanno fronte alle intolleranze più comuni, a richiesta, la nostra panetteria – pasticceria è in grado di rispondere alle esigenze più varie, cosa che una catena della grande distribuzione difficilmente riesce a soddisfare con la medesima attenzione, vicinanza e affezione al cliente».
Ritorna quindi il leitmotiv dei Parmeggiani: la passione, l’amore per il mestiere e la ricerca continua di nuove possibilità senza mai dimenticare la tradizione ed il rapporto con il territorio. Sono stati tra i primi a proporre il tipico “scarpasot”, l’erbazzone con la ricetta classica delle “resdore” correggesi, così come sono tra i pochi forni (solo 2 a Correggio) che offrono il “PandeRe” interamente con ingredienti biologici certificati dalla Regione.
Ci sarebbero ancora tantissime cose da raccontare di questa bella famiglia che, tra l’altro, nel giro di un anno dovrebbe inaugurare anche il nuovo laboratorio in una sede già in costruzione nel centro di Canolo. Ma lascio che siate voi, cari lettori di Primo Piano, a soddisfare direttamente le vostre curiosità. Dove volete, dove vi capita, in uno a scelta dei “negozi tre P”: Panetteria-Pasticceria-Parmeggiani. A Canolo, a Fosdondo e in piazza Recordati a Correggio, dove, da settembre saranno aperti sette giorni su sette. Gustate, gustate, ne vale la pena.