Orti, giardini, agricoltura e tanta dedizione

Gli Scaltriti, pro-green da tre generazioni

Per dare al pianeta quella svolta green che tutti invocano è necessario che ciascuno di noi parta dal proprio quotidiano, valorizzando la natura e cercando di volere bene all’ambiente. Lo sa bene la famiglia di Giuseppe Scaltriti che, nell’ormai lontano 1966, ha intrapreso la propria carriera nel settore agro-floro-vivaistico. Ha iniziato come dipendente del Consorzio CPCA di Reggio Emilia (poi confluito in Progeo), di cui ha gestito il recapito ed il punto vendita in Piazza Garibaldi nell’angolo Via Jesi; nel 1975 ha poi aperto un’attività tutta sua, che ha sempre continuato a gestire in parallelo all’azienda agricola di famiglia.

Chi ha memoria di quegli anni ricorderà che l’attività ha avuto diverse collocazioni, trasferendosi a Porta Reggio e poi nuovamente in Piazza Garibaldi, passando per Viale Vittorio Veneto in angolo verso Via Leonardo: la svolta è arrivata nel 1988, quando il signor Giuseppe ha acquistato il fabbricato “ex Messaggeria Emiliana” in Viale Varsavia 12, con annessa area cortiliva, per farne la sua nuova sede. Questo importante passo ha rappresentato, oltre all’occasione per ampliare gli spazi e conseguentemente la gamma di prodotti, anche l’inizio della collaborazione con il figlio Romano, in un sodalizio professionale che ha portato dall’originaria vendita di mangimi e farine all’incremento della proposta con piantine da orto e fiorite, sementi, attrezzature per il giardinaggio, pet food, sale per depuratore e persino di magazzino per prodotti fitosanitari e per la vite, grazie all’ampio spazio a disposizione.

Ho chiesto a Romano un bilancio di questi trentacinque anni di attività: «Possiamo dirci soddisfatti, il lavoro non manca e la clientela è sempre numerosa. Mio padre è rimasto titolare dell’attività fino al 2007, quando mi ha passato il testimone; non posso certo dire che stia in pensione in panciolle perché gestisce ancora l’azienda agricola a tempo pieno! Dal 1988 ho a fianco nell’attività anche mia moglie Lorena e due collaboratori, uno dei quali fisso e l’altro per determinati periodi, un tirocinante dell’Istituto professionale».

L’attività di Giuseppe e Romano Scaltriti rappresenta un bell’esempio di impresa familiare intergenerazionale, dato che al nonno e al papà si unirà a breve anche il nipote Simone, che ha conseguito la laurea Triennale in Agraria ed è prossimo al conseguimento della Laurea Magistrale in Medicina delle piante. «Simone ha iniziato a darci una mano durante il periodo della pandemia: per noi c’è stato un vero e proprio boom di vendite, perché le persone erano chiuse in casa ed hanno riscoperto il piacere di curare il giardino e l’orto».

Che genere di clientela avete?
«Adesso che è il periodo della semina dell’orto e delle piantine fiorite, la clientela è la più varia: si va dalla persona anziana che ha bisogno di concime e di piantine per il giardino, al giovane attento all’ambiente che ha appena iniziato a farsi l’orto, oppure che acquista cibo e altri prodotti per il suo cane. Serviamo poi le aziende agricole, che rappresentano una buona fetta di clientela e per la quale riusciamo ad offrire un servizio specialistico di consulenza mirata grazie ai nostri consulenti. Per fare un esempio, forse non tutti sanno che un Decreto Ministeriale ha sancito il divieto, a partire dal 1° gennaio 2023, della produzione e vendita di prodotti fitosanitari per uso non professionale, in osservanza di specifiche disposizioni della legislazione europea finalizzate al controllo dei residui di questi prodotti negli alimenti e al passaggio al biologico; su questo tema è importante indirizzare il cliente verso il prodotto corretto e per questo forniamo consulenza costante».

Qual è il vostro punto di forza?
Risponde Romano: «L’atmosfera familiare che siamo riusciti a creare insieme: riusciamo a far sentire il cliente sempre ben accolto ed in buone mani. Questo è possibile grazie all’esperienza di mio padre, che ci ha infuso la sicurezza di operare correttamente. Senza tralasciare il valore aggiunto della competenza e della modernità dei tecnici che ci affiancano per la consulenza alla grande agricoltura».
Aggiunge Lorena: «Quando si passa molto tempo insieme ai propri collaboratori si diventa una grande famiglia, si forma un rapporto che va oltre il lavoro… è un po’ come se i nostri ragazzi fossero anche nostri figli, li trattiamo con fiducia e rispetto ma anche con qualche rimprovero se necessario, proprio come si fa in famiglia. In questo modo il tempo passa velocemente e ci scappa anche qualche battuta, che fa stare bene noi e anche i clienti! I giovani sono sempre un grande valore aggiunto per un’attività».

Aggiungiamo che la famiglia Scaltriti è nota ai correggesi – e non – sotto più fronti: da una parte c’è l’attività avviata con successo dal signor Giuseppe e poi trasferita al figlio Romano e al nipote Simone; dall’altra la fama internazionale dell’altro figlio, Maurizio Scaltriti, che da Correggio si è trasferito prima a Barcellona, poi oltreoceano come professore associato e direttore della Scienza Translazionale al Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York, lavorando sul fronte della “medicina di precisione” per la cura dei tumori e ai vertici del colosso farmaceutico Astrazeneca. Un vero vanto per la nostra cittadina! Siamo certi che questi traguardi così importanti siano merito dell’esempio che il signor Giuseppe ha rappresentato e tuttora rappresenta per i suoi figli e i suoi nipoti. A lui vanno le congratulazioni di Primo Piano e di tutta la famiglia Scaltriti!

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