Oro blu: il mini decalogo per mini adulti

Le imprese di Ettore

Mentre il Grande Battito (che da quando sono nato è la mamma, lo so, ma mi ci devo abituare) sistemava lo zaino e pensava che agosto è proprio come la domenica – più ricordi che attese -, io guardavo le Dolomiti e queste mi entravano negli occhi come una luce improvvisa quando non fai in tempo a chiudere la palpebra.
Il profilo delle rocce ritagliava i suoi bordi sul cielo limpido e sincero. Poche nuvole solitarie e particolarmente lente attraversavano un soffitto sfacciatamente bello.
Ho pensato che le Dolomiti sono la cosa più vicina al Paradiso che io ricordi.

Ma più di tutto amo i ruscelli alpini, quelli che arrivano allegri ai piedi della montagna, che si nascondono tra le rocce, quelli di cui non vedi mai l’inizio. Mi perdo a guardarli con le guance a penzoloni e le mani tese. Anche il Grande Battito è innamorata dei ruscelli e quando nessuno ci vede immergiamo i piedi nell’acqua ghiacciata e, come fosse una reazione involontaria, apriamo la bocca in un urlo silenzioso per il freddo.

Ieri mentre raffreddavo i mignoli nel ruscello, il Grande Battito mi ha raccontato la storia dell’acqua. Dopo dieci minuti ho iniziato a piangere per ricordarle che si, trovavo la storia abbastanza interessante, ma che senza i mignoli, che mi si stavano staccando dai piedi come stalattiti dal soffitto delle grotte, ne avrei potuto approfittare meno in futuro.

Mi ha raccontato che l’acqua dolce ora viene considerata il nostro Oro Blu e che nel 2017 l’Italia si trova a fronteggiare una mancanza di acqua pari a tutto il Lago di Como. Con gli occhi le ho chiesto spiegazioni (non è facile quando non sai ancora parlare comunicare cosa ti interessa e cosa no, ma questo mi interessava molto).

Mi ha detto che dovremo impegnarci a seguire questo decalogo per non sprecare l’acqua. Lei non mi ha sentito ma io non ho potuto non commentarlo.

  • Applicare un frangi-getto al rubinetto può fare risparmiare ad una famiglia fino a 6000 litri ogni anno. Adoro fare il frangi-getto con le dita. Posso farlo come mestiere da grande?
  • Quando ci laviamo i denti lasciamo aperto il rubinetto dell’acqua solo per sciacquare spazzolino e bocca. Ho due mezzi denti e pure storti quindi direi che su questo punto per ora sono in regola.
  • Preferiamo la doccia invece della vasca. Io preferisco il bidet: una paperella gialla, mezzo litro di latte shakerato, il costumino giusto e ci siamo!
  • Far funzionare la lavatrice o la lavapiatti a pieno carico. Io sono per il lavaggio dei piatti in stile “cucchiaino e nutella”. Io mi avvicino di soppiatto insieme a Lino, il mio cagnolino, alla lavastoviglie aperta e li lecco tutti. Adoro il carico pieno!
  • Lavare le verdure lasciandole a mollo invece che sciacquandole sotto l’acqua corrente. Amo i biberon aromatizzati alla melanzana o al pomodoro dopo che il Grande Battito li ha lasciati a mollo insieme.
  • Conserviamo l’acqua con cui si è lavata la frutta e la verdura e usiamola per annaffiare i vasi di fiori. Presenza di fiori in casa? Due piante finte + Tino, un bonsai in coma irreversibile ormai da anni, a cui ogni tanto do un goccio di latte per tenerezza.
  • Se si vuole lavare l’automobile, conviene farlo con un secchio, piuttosto che con l’acqua corrente. Automobile? Io ho un cabrio a pedali che parcheggio in giardino. Quando piove si lava. Adoro il profumo della pioggia tra i capelli.
  • Dotiamo di un temporizzatore la vaschetta dell’acqua per lo scarico del water. Spero di non usarlo mai il WC. Questa storia del pannolone è troppo forte, ragazzi. Ovunque, in qualunque momento e molleggiato: mai più senza.

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