Ombre verdi? Benvenute!

In questi giorni afosi e di sole cocente abbiamo avuto modo di renderci conto di quanto siano importanti le alberature e la loro ombra. L’ombra di un albero è un refrigerio naturale che, in un periodo nel quale siamo tutti particolarmente attenti alle temperature, ci ha permesso di osservare l’entità del suo beneficio. Nello stesso momento della giornata la differenza di temperatura che si registra fra una zona soleggiata ed una di ombra può essere addirittura di 15-18 gradi centigradi.  Questo nel momento più caldo della giornata, visto che il divario fra la temperature rilevate nelle due differenti aree varia gradualmente nel corso della giornata, partendo da 4-5°C di differenza che si registrano nelle prime ore di sole del mattino per poi dar luogo ad un graduale allargamento della forbice che, con il progressivo innalzamento del sole, raggiunge il suo apice nel momento più caldo della giornata. È in queste circostanze che ci rendiamo conto di quanto possano essere importanti le alberature, soprattutto se ad alto fusto e con chioma espansa. È il momento di riscoprire alberi imponenti, maestosi, anche singoli e se vogliamo addirittura ingombranti. Sicuramente autoctoni, perché devono poter trovare l’ambiente ideale nel nostro territorio e crescere sani e rigogliosi: piante in salute e di giusto vigore sono piante sicure anche rispetto alla sempre più frequente violenza dei temporali; violenza che molto probabilmente è anche accentuata dall’assenza di alberature diffuse ed imponenti che, in passato, erano in grado di fungere da frangivento. Non dobbiamo farci prendere dalla paura dei temporali: una pianta giusta, al posto giusto ed in buon stato di salute e manutenzione non provoca danni, anzi, genera benefici che sono la sua ombra, quindi abbassamento della temperatura al pari di quanto fa un condizionatore, e la sottrazione di CO2. Certo, anche questo avrà un costo così come lo ha un condizionatore. È il momento di ritornare alla presenza di viali alberati moderni, ispirati a quelli incantevoli che ci hanno regalato i nostri nonni ma ripensati ed adeguati alle attuali esigenze di sicurezza, viabilità e manutenzione.

 

INTANTO IL CALDO È BOLLENTE

Le alte temperature di quest’anno ci hanno regalato, a conti fatti, un montegradi complessivo che, ad oggi, è dell’11,9% superiore a quello medio degli ultimi tre anni. Riferendoci in effetti ai dati della stazione correggese di Arpa Meteo Emilia Romagna, a Correggio sono stati registrati 513 gradi di temperatura in più rispetto a quelli che mediamente, riferendosi allo stesso periodo, sono stati registrati fra il 2019 ed il 2021. È come se avessimo vissuto quindici giorni in più con il termometro a trentacinque gradi centigradi: per dirla in altro modo, abbiamo raggiunto il livello di temperature massime annuali con quindici giorni di anticipo rispetto alla recente norma. Se andassimo a ritroso utilizzando medie che risalgono fino al 1960, la differenza fra il confronto della media delle massime sarebbe praticamente il doppio. Un’osservazione che rende l’idea di quanto negli ultimi anni sia più incisiva la ferocia e la rapidità dei cambiamenti climatici rispetto al passato. Fatto sta che stiamo vivendo in pieno l’annunciato cambiamento che, fino a ieri, ci ostinavamo a vedere molto lontano. Ovviamente è sempre il caso di parlare di dati meteo medi e non di valori singoli, che possono rappresentare il dato spettacolare ma che di fatto lasciano il tempo che trovano. Il dato oggettivo è che la media delle temperature massime da inizio anno ad oggi ha comportato un incremento di 2,4°C rispetto alla media degli ultimi tre anni.

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