Alcuni avvenimenti imprevisti hanno movimentato il pianeta calcio del nostro Comune alla ripresa delle attività dopo il lockdown pandemico: fusioni societarie, terremoti tecnico/dirigenziali, campionati, calendari, regolamenti probabilmente rivoluzionati.
Dunque ci corre l’obbligo di fare un po’ di chiarezza nei limiti del possibile, con la collaborazione dei diretti interessati ed anche con un po’ di malizia nell’interpretare il dichiarato e il sottaciuto, innestando volutamente un po’ di discussione e riflessioni negli appassionati.
Partiamo dalla società più blasonata, la Correggese Calcio, che ha fatto piazza pulita di tutto lo staff tecnico che così bene ha fatto nel biennio scorso: grazie tante e saluti. Nuovo organigramma, nuovi stimoli e obiettivi.
Rilancio o ridimensionamento? Si vedrà. Il vulcanico presidente Claudio Lazzaretti avrà per l’ennesima volta l’intuizione giusta? I tifosi sono fiduciosi, perché tutto può cambiare, tranne il presidente.
Quale sarà il nuovo organigramma si saprà a breve, dopo di che si scateneranno le previsioni sugli obiettivi.
Il secondo avvenimento rilevante del periodo è la fusione societaria tra Athletic Correggio e Virtus Correggio, le quali, pur mantenendo per un po’ le rispettive denominazioni, confluiranno in un’unica società appena espletate le pratiche burocratiche. Una compagine che si avvarrà di numeri importanti a livello tesserati del settore giovanile e avrà una squadra in 1^ categoria come fiore all’occhiello.
In molti si domandano: i due avvenimenti sono completamenti indipendenti uno dall’altro? Sembrerebbe proprio di sì, al momento, ma qualcosa mi stimola a dubitare, chi vivrà vedrà.
Qualcosa in più abbiamo cercato di saperlo interpellando alcuni protagonisti attivi di una delle vicende, i presidenti delle due società che si sono unite, Vincenzo Aveni per l’Athletic e Mario Dazzi per la Virtus, ai quali chiediamo: come è nata l’idea di unire le due realtà?
All’unisono mi dicono che tutto è nato spontaneamente, lavorando assieme sul campo di allenamento, gentilmente concesso dalla Virtus, apprezzando serietà e metodiche comportamentali condivise e dalla necessità dei fondatori dell’Athletic di non disperdere il capitale sportivo e umano prodotto nel tempo, una volta fosse cessato l’entusiasmo attuale dei fondatori.
Ottimizzazione del presente o disegno in prospettiva?
«Assolutamente progetto di prospettiva, per rafforzare la validità di un lavoro a favore dei ragazzi correggesi, mission iniziale della Virtus che intendeva occuparsi solo di settore giovanile, scopo per cui è nata la Virtus Correggio», mi dice il presidente Dazzi. «La prospettiva di poter contare su una realtà agonistica che possa annoverare tra le proprie fila il numero più ampio possibile di giocatori locali, provenienti dal vivaio numeroso e ben condotto a livello tecnico dagli istruttori qualificati della nostra società e che possibilmente ambisca a risultati importanti è stata una delle motivazioni che ci hanno spinto a questa fusione».
Pensate anche a sinergie locali? La logica avrebbe suggerito l’unione della Virtus con l’altra società di San Prospero, cosa vi ha portato a scegliere diversamente?
«Sinergie già esistono con la Correggese, che gentilmente ospita alcune formazioni del nostro settore giovanile per allenamenti e partite; li ringraziamo e auspichiamo diventino sempre più coinvolgenti a tutti i livelli. Meno frequenti o inesistenti le collaborazioni con altre entità del territorio, conle quali si potrebbero instaurare rapporti per ottimizzare costi, attività sul territorio, ed evitare “conflittualità” tra realtà simili che operano nello stesso ambito, ma sulla seconda parte della domanda preferisco “no comment” onde evitare fraintendimenti in questo particolare momento».
Cosa ci potete anticipare sullo staff tecnico?
«Confermato a pieno titolo l’allenatore Bruno Prandi dell’Athletic: tutti gli allenatori del settore giovanile sono in possesso di abilitazione UEFA A oppure B e si avvalgono di due collaboratori ogni squadra, dunque senza anticipare troppo vi certifico che si tratta di staff tecnici altamente qualificati» afferma il presidente Dazzi.
Questo è il riassunto del colloquio avuto con Aveni, titolare della Tecnosac e fondatore dell’Athletic, e Dazzi, presidente della Virtus Correggio.
Ma… qualcosa mi frullava nella testa mentre parlavamo di questa futura bella realtà in crescita, che collabora con la Correggese di patron Lazzaretti e che si sta strutturando in modo importante sia tecnicamente che economicamente.
Non è per caso che sto parlando con il futuro del calcio a Correggio?
Non è per caso che se la Correggese dovesse ridimensionarsi e loro continuare a salire si potrebbero trovare ad essere avversari paritari, oppure sostituirsi all’attuale e diventare una sola identità?
Fantacalcio, mi sono detto, non possiamo tornare indietro nel tempo: la storica rivalità Correggese – Libertas non si riprodurrà, è impossibile, e il presidente Lazzaretti non abbandonerà la sua creatura nelle mani di altri.… o no!?
Sarà un effetto collaterale della quarantena, mi sono detto, ho visto troppi film: e voi, cari lettori, che ne pensate?
Buone vacanze a tutti, e a presto.