Musica & poesia: da Fabrizio De André alle Trovatore

Un folto pubblico è accorso al Teatro Asioli lunedì 8 Aprile per il tributo a Fabrizio De André organizzato da Primo Piano Incontri. Abbiamo voluto restituire il clima degli anni che videro sorgere ed affermarsi il fenomeno dei cantautori italiani e insieme approfondirne la vicenda umana e artistica: il critico musicale Riccardo Bertoncelli ha guidato la conversazione sul filo dei ricordi con il grande fotografo Guido Harari, le cui immagini rubate a De Andrè sono scorse sul grande schermo per tutta la serata, e con Mauro Pagani, il cantante e polistrumentista che compose, arrangiò, e produsse buona parte dell’ultima produzione di Fabrizio, a cominciare dalla musica di quel capolavoro assoluto che è l’album “Creuza de mà”.

Ne è emerso il ritratto complesso ed affascinante di un uomo timido e geniale, che fuori dagli stereotipi ha collaborato con vari artisti traendo ispirazione ed energia per reinventare continuamente il proprio stile (“era come uno schiacciatore di pallavolo che ha bisogno di qualcuno che gli alzi la palla”) finendo la sua vicenda artistica in strepitoso crescendo.

Brevi spezzoni di canzoni hanno introdotto le varie fasi della sua carriera, mentre i tre ospiti si sono diffusi in considerazioni e aneddoti privati che hanno affascinato il pubblico. Pagani ha poi concluso la serata cantando “Creuza de mà”, accompagnandosi col suo fidato bouzouki: una interpretazione letteralmente da brividi. Due ore e mezzo apprezzatissime dal pubblico, che ha tributato con una standing ovation i relatori.

 

Un altro evento degno di interesse è stato “Oggi parleremo d’amore”: le “Trovatore”, poetesse dell’età cortese, sono state protagoniste di due incontri promossi dal Comune di Correggio, in collaborazione con il gruppo DisfareFare del centro culturale Lucio Lombardo Radice.

Il primo appuntamento si è svolto sabato 30 marzo, purtroppo in assenza della relatrice Marirì Martinengo, colpita da un grave lutto familiare. La critica letteraria Franca Pinnizzotto, che avrebbe dovuto introdurre l’argomento e conversare con la ricercatrice, ha invece condotto l’incontro in prima persona e, pur supportata dal gruppo di DisfareFare e dal Sindaco Ilenia Malavasi, ha dato prova di grande generosità, tutta femminile: ha esposto le ricerche della relatrice assente, contenute nei due volumi della stessa Martinengo, “Le Trovatore, poetesse dell’amor cortese” e “Le Trovatore. Poetesse e poeti in conflitto”.

Un incontro, rivolto alle scuole, ha avuto luogo anche al mattino e ha visto la partecipazione di numerosi studenti dei nostri Istituti Superiori.

I ragazzi hanno colto lo spirito che ha animato gli appuntamenti: la volontà di parlare d’amore, con la voce di fiere donne del passato e la musica che le accompagnava, in questo presente carico di rabbia, rancore e spesso di odio.

Sabato 6 aprile, nello splendida location del Salone degli Arazzi del Palazzo dei Principi, si è svolto il secondo irrinunciabile appuntamento, in quanto, come ci ha dimostrato la musicologa Sara Dieci «le trovatore, donne poetesse, non hanno la penna in mano, la lirica trobadorica nasce indissolubile dal canto e dalla musica». L’esperta ci ha introdotto alla componente sonora della lirica trobadorica con esempi musicali dal vivo a cura dell’Ensamble Hortensia.

Il sindaco Ilenia Malavasi, presente anche a questo incontro nonostante i pressanti impegni, ha appoggiato e condiviso il lavoro fatto dalle “amiche” del DisfareFare, annunciando che questi incontri continueranno. 

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