L’Osteria del Filosso, la convivialità del principato

Un ristorante al mese, Ecco il Bel paese

Il percorso enogastronomico 2018 alla scoperta delle eccellenze correggesi fa tappa questo mese nella magica Osteria del Filosso. È situata nel cuore di Correggio, di fronte al Palazzo dei Principi ed è luogo di vero culto culinario, frequentato da visitatori d’ogni parte d’Italia. Con il termine “filòs” o “fer filòs” in dialetto reggiano si indica il costume ampiamente diffuso fino alla prima metà del ‘900, di riunirsi nelle ore pomeridiane o più spesso serali, per conversare con familiari, vicini ed amici. Un momento di dialogo e confronto spesso tra generazioni molto lontane tra loro, in cui oltre a ripercorrere la giornata appena trascorsa e pianificare l’indomani si era soliti tramandare verbalmente ai più giovani, tradizioni, esperienze, ricette ed aneddoti propri del territorio locale. Da queste tradizioni e dal desiderio di preservare la cultura di ieri guardando al domani nasce l’Osteria del Filosso: un luogo accogliente per trascorrere qualche ora in compagnia conversando e riscoprendo i sapori della tradizione con un pizzico di evoluzione. Un luogo in cui ogni piatto non rappresenta solo un pasto ma l’occasione per vivere un’esperienza e immergersi in una storia nuova ma dal sapore antico.
La Cucina del Filosso è legata al territorio, ai valori del passato ed arricchita da contaminazioni moderne. A seconda della disponibilità degli ingredienti più freschi, potrete gustare una selezione fuori menù proposta dallo chef Simone Montelli.

La Ricetta

Il piatto “stellato” dell’Osteria del Filosso sono i Cappellacci al pesto di mortadella con pasta verde sporcata al ristretto di lambrusco, un nome importante, complesso, ma una vera garanzia al palato. Una pietanza che esprime la modernità emiliana del Filosso con un tocco personale che fa la differenza.
Il cappellaccio ingloba una pasta curata nei dettagli, la ricotta e il Parmigiano Reggiano del caseificio di Mandrio e la mortadella bologna “4 Castelli”. Le uova provenienti da allevamento all’aperto e la panna fresca sono altri ingredienti essenziali del piatto. Infine la chicca; il ristretto. Lambrusco, zucchero e amido di mais nel pentolino sul fuoco vede restringersi fino a formare una “bagna” perfetta per accompagnare la pasta dei cappellacci.

In Vino Veritas

Per l’Osteria del Filosso l’importanza del territorio correggese fa la differenza. Le etichette LINI 1910 “Metodo Classico”, che offrono la versione spumantizzata in bianco e il  Lambrusco scuro, rappresentano il fiore all’occhiello dal punto di vista vinicolo. Il Metodo Classico è un processo di produzione di vino spumante, che consiste nella rifermentazione direttamente in bottiglia, questa è storia questa è vera poesia questa è l’Osteria del Filosso.

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