Lo strano caso dei gatti scomparsi

R0 – Fate silenzio, compagni, che così finiamo prima! Do la parola all’assessore…

D – Un’inchiesta di un quotidiano nazionale, il Resto non-so-di-cosa, ha lanciato l’allarme: a Correggio sono spariti alcuni gatti nella zona delle Coriandoline. C’è chi dice di aver visto estranei aggirarsi con canne da pesca dove non c’è acqua. Ho convocato la Consulta Felina per chiedere a voi, che frequentate l’ambiente, come sia realmente la situazione nel nostro bellissimo comune. C’è davvero un problema di sicurezza? Temete ci sia una tratta dei gatti all’ombra dell’Allegri? Oppure sono tornate in auge indicibili pratiche che pensavamo abbandonate dai tempi della guerra?

R1 – Io frequento solo giardini per bene, dove c’è un certo controllo sociale. Però sono una gatta d’angora e sono bianca come un coniglio. Ecco, alcuni coniglietti della colonia della pista d’atletica sono spariti da un giorno all’altro. E io sono bianca; e anche un poco sorda. E poi col mio pelo sembro più in carne di quanto non sia.  Lei creda a me, bisogna fare occhi da gatto. Non ho nulla contro la società multietnica. Temo però molto i menù multietnici…

D – Non vorrai dire che è sempre colpa dell’immigrazione! Questo non è politicamente corretto!

D1 – Eppure la globalizzazione è un problema serio. Cadono le barriere, si azzerano le distanze… Molta gente viene a Correggio da San Martino, e Lei sa bene la terribile leggenda culinaria che c’è sui sammartinesi…

D – Storie vecchie.

R1
– In realtà questa è l’unica storia conosciuta dei sammartinesi…

R2 – Non arriviamo a conclusioni affrettate. La Susy, che figura tra gli scomparsi, è una gatta magra e selvatica.

R1 – Sì, ma Olimpio invece è stagionato, assai robusto e si vende per un’esca di pollo.

D – Passiamo oltre. Tu, gatto certosino, sei di un’idea meno reazionaria?

R2 – Io ho avuto una brutta esperienza coi social network. Se sei di Correggio (che già di per sé sarebbe un problema) puoi scatenare schiere di gattari sulle tracce di qualsiasi micio che si è preso un’ora di libertà. Soprattutto bimbe o signore di mezza età postano su questa chat i lacrimevoli annunci di smarrimenti felini. Scrivono sullo smartphone «Torna a casa Pussy!», come se Pussy stesse tutto il tempo a leggere messaggi sul suo cellulare. Una di loro mi ha individuato e rapito mentre stavo meditando, come di solito facciamo noi gatti quando non dormiamo, per poi postare un lacrimevole annuncio di ritrovamento felino. Se sei di Correggio è tutto un palpito, e non c’è più privacy. Noi nobili gatti francesi non gradiamo le effusioni degli estranei. È comprensibile che alcuni di noi cerchino di espatriare. Dalla parte opposta di San Martino, ovvio.

D – Caspita, non immaginavo che le contraddizioni della nostra società coinvolgessero anche voi quattrozampe! Tu, che hai alzato la zampa…

R3 – Uomini e gatti: si tratta del medesimo contesto. Guardi l’impatto che ha avuto su noi soriani (detti “gatto” e basta) il problema ambientale. A Correggio i cassonetti dell’umido sono spariti del tutto e i succosi rimasugli delle tavole vengono buttati in bidoncini dell’organico. Per colpa della raccolta differenziata la vita di un randagio è diventata insostenibile. In questa situazione Romeo “er gatto der Colosseo” sarebbe all’ospizio e la Disney non avrebbe girato Gli Aristogatti. Meno male che qualcuno di buon cuore butta ancora i sacchetti nei fossi. Creda a me, non ci sono più gatti liberi a Correggio, per sopravvivere tutti hanno dovuto mettersi a fare la corte assidua ad una famiglia per venire adottati. Facendo attenzione che la famiglia non sia originaria di San Martino…

D – Ancora polemiche sulla raccolta differenziata. Basta offendere il nostro bellissimo comune!

R4 – Non badi a quello lì. I gatti meticci sono sempre a fare a botte, vivono nel mito della frontiera. E poi si lamentano se fanno la fame.

R3 – Taci tu, infida siamese pelata! Tu stai sempre in casa come un soprammobile, non ti mischi con il popolo. Il fatto è che con questo andazzo si perdono le tradizioni, l’identità. I gatti imborghesiti se incontrano un topo mica lo riconoscono, e hanno una paura fottuta. Così i topi prolificano e ingrossano tra laghetti e residuati incombusti dell’Encor, fabbriche e case dismesse. Le periferie e la campagna sono terra di nessuno, dal punto di vista della militanza felina intendo.

D – Anche questo è politicamente scorretto: allora il gatto finisce per perdere il suo ruolo istituzionale!

R4 – Glielo dico io, che ho per padrona una professoressa di matematica. Hai voglia a cercare di farti adottare. Il numero dei gatti è in diminuzione, tanto che l’Accademia della Crusca ha dovuto aggiornare il detto «ci sono i soliti 4 gatti» e trasformarlo in «ci sono i soliti 2 gatti». È l’effetto del “calo delle nascite”, che ha ridotto le adozioni di mici nelle famiglie.

D – Dunque secondo te nascono meno gatti?

R3 – Cazzate. Io ho inseminato tutto il circondario, altro che problemi di fertilità!

R2 – Ma sentila… ha per padrona una professoressa di matematica! Figurati, io ho per padrone un idraulico, sarà ben più utile!

R1 – Ma cosa dice quella gatta radical-chic? La consulta sta parlando di questioni serie e lei la butta in politica.

R4 – Calma, compagni! Non è questo il problema. Chiedetevi: perché è cresciuto a dismisura il numero di cani? C’è una evidente correlazione anche a Correggio tra meno figli e più cani, più single e più cani. Lei osservi il passeggio sotto i portici la domenica, quando i padroni vengono portati a spasso dai cani. Cani di tutte le forme: enormi e pelosi come yak, tubi con zampette da topolino, tranci col davanti rincagnato, killer dai denti a sciabola, snob sottili come lame, cespugliose con la messa in piega, pellicce in fuga da appartamenti surriscaldati…

D – Un momento, si sa che i siamesi provano astio verso i cani. Tu sei troppo divisiva, e io devo rappresentare tutti gli abitanti di questo bellissimo comune!

R4 – Guardi che è solo una questione di mercato. Una volta l’eccedenza di affetto della gente si riversava sui mici; oggi invece molti si sottopongono alle indicibili seccature di gestire un cane sbavazzoso e ipercinetico. Noi gatti non siamo più di moda, ecco. Sarà perché siamo riservati, o poco utili all’attività di fitness dei proprietari…

D – Basta con le divisioni. Io devo arrivare a tirare le conclusioni del dibattito della Consulta Felina.

R3 – Scriva nel verbale: quella che era una «vita da cani», adesso è diventata una «vita da gatti». Sarà anche la crisi economica, ma lo sa Lei che quando passo davanti ad una macelleria, invece di farmi una carezza, mi dicono «Vai via, che non c’è trippa per i gatti»? Se non è razzismo questo…

Condividi:

Rubriche

Scroll to Top