«Lo stile di vita è il primo vero atto terapeutico nella prevenzione e cura delle malattie cardiovascolari e metaboliche».
È quanto afferma il dottor Dario Gaiti, responsabile del Centro Diabetologico dell’area nord – Distretto di Correggio-Guastalla dell’AUSL reggiana.
Su questo tema l’Associazione “Amici del cuore” di Correggio ha promosso, con il dottor Gaiti come relatore, una conferenza pubblica.
Le malattie cardiovascolari e quelle metaboliche rappresentano dal punto di vista epidemiologico un problema molto serio in termini assistenziali, sociali ed economici e sono in continuo aumento.
Gli “Amici del cuore” e la “Associazione Diabetici” di Correggio, preziosi riferimenti per pazienti e cittadini, promuovono da tempo iniziative di sensibilizzazione.
Dottor Gaiti, cosa si intende per diabete e per sindrome metabolica?
«Il Diabete Mellito è una malattia cronica dovuta ad una carenza di azione dell’insulina; malattia inguaribile ma curabile. Distinguiamo due forme principali di diabete: diabete Tipo 1 o di Tipo giovanile o infantile che necessita di insulina sin dall’esordio; diabete Tipo 2 o di Tipo adulto che non necessita di insulina (tranne in casi particolari). La Sindrome metabolica è caratterizzata da 3 o più dei seguenti disordini: obesità addominale, ipertrigliceridemia, ridotti livelli di colesterolo HDL, ipertensione arteriosa, intolleranza glucidica. L’aggregazione di più malattie metaboliche nella stessa persona è l’espressione di un fenomeno detto insulino-resistenza: l’organismo non riesce ad utilizzare al meglio la propria insulina per trasformare gli alimenti in energia».
Possiamo fare qualcosa prima di ammalarci?
«Le malattie metaboliche non si manifestano se non sono presenti comportamenti sbagliati: cattive scelte alimentari, iperalimentazione emozionale (fame nervosa), fumo, stile di vita sedentario, stress.
Spesso siamo abituati a chiedere un farmaco per ogni problema e non a impegnarci per migliorare i nostri comportamenti.
Uno stile di vita corretto è fondamentale per mantenersi in salute.
Dobbiamo muoverci tanto e mangiare meno ma meglio: evitare il consumo di bevande zuccherate, preferire un’alimentazione prevalentemente basata su alimenti di origine vegetale, quindi frutta, verdura, cereali integrali, legumi e semi che possono avere un ruolo protettivo nei confronti dello sviluppo di alcuni tumori.
È poi bene rivolgersi al proprio medico di famiglia periodicamente, per programmare un’adeguata prevenzione primaria e, se necessario, eseguire gli esami del sangue ed urine secondo criteri di semplicità, appropriatezza e reale utilità».
Cosa fa il Centro diabetologico?
«Al Centro afferiscono i pazienti con diabete mellito all’esordio su richiesta del medico curante e vengono presi in carico dal team diabetologico di medici, infermieri, dietiste e altre figure per essere curati in modo efficace.
Il Centro imposta la terapia farmacologica appropriata, fornisce consigli alimentari anche con diete personalizzate ed effettua gli esami per diagnosticare eventuali complicanze»