Con l’arrivo della stagione fredda bussano alla nostra porta di casa le patologie ad essa correlate, in particolare l’influenza e tutte le forme simil-influenzali. Diversi cittadini correggesi vengono in questi giorni a bussare alle porte dei pediatri e dei medici di medicina generale per chiedere come prevenirle, per evitare il fastidio che ne deriva e le possibili complicanze.
Le regole per cercare di ridurre al minimo il rischio di contrarre queste patologie stagionali, in particolare l’Influenza, sono le solite e sempre valide:
1) Lavarsi spesso le mani con acqua e sapone;
2) Riparare bocca e naso quando si tossisce o starnutisce e lavare subito le mani;
3) Evitare di toccarsi occhi, naso e bocca che sono facili siti di accesso per i virus;
4) Evitare il fumo, anche passivo;
5) Seguire uno stile alimentare sano, che preveda cibi ricchi di vitamina C;
6) Evitare i luoghi affollati nel periodo di massima diffusione dell’influenza.
Sono regole molto semplici, che paiono banali, ma essenziali.
Tuttavia va ricordato che l’arma principale per ridurre al minimo il rischio di contrarre l‘influenza, e soprattutto le sue complicanze, è la vaccinazione antinfluenzale. Quando c’è il dubbio se sia meglio sottoporvisi oppure no, il consiglio è sempre quello di chiedere al proprio medico di medicina generale o al proprio pediatra. Lui saprà dare le corrette indicazioni sulla vaccinazione, su chi rientra tra le categorie a cui il vaccino viene dato gratuitamente dal Servizio Sanitario Nazionale e su tutto quanto si deve sapere.
Una cosa da non fare mai è sicuramente quella di iniziare una terapia antibiotica ai primi sintomi. Oltre all’influenza, infatti, anche la maggior parte delle forme simil-influenzali sono di natura virale e l’antibiotico, oltre a non aver alcun effetto sui virus, può avere effetti collaterali importanti, a volte anche gravi. Può portare, per esempio, ad un allungamento del periodo di malattia causata da virus e, soprattutto, può portare alla generazione di batteri resistenti agli antibiotici stessi. Si tratta di un effetto perverso, assolutamente da evitare, perché può compromettere proprio l’efficacia futura degli antibiotici nel curare malattie insidiose portate da questi stessi batteri resistenti.
L’eventuale terapia antibiotica va iniziata quindi solo ed esclusivamente su prescrizione o consiglio medico. È una raccomandazione sulla quale mi sento di insistere.
Alberto Gandolfi
Medico di medicina generale a Correggio; Coordinatore formazione distrettuale; Coordinatore parte teorica corso di formazione specifica in medicina generale ASL Reggio E.