Leggi, scrivi e conosci te stesso

Nuove dal gruppo di lettura “Punto Sud”

«Vorrei averlo scritto io!»: quante volte è capitato di pensarlo a tanti di noi dopo aver letto un bel libro. Forse, chissà, mossi anche da questo impulso naturale, nel Gruppo di lettura Punto Sud, ci si è cimentati con la scrittura. Esercizi di scrittura due è la raccolta dei loro lavori: racconti, poesie, riflessioni. Un’avventura editoriale che fa seguito alla prima (gli Esercizi uno sono del 2013) e che sta preparandosi al tre, il prossimo volumetto. Sono qui con Bruno Bertolaso, Carla Pinotti e Chiara Barigazzi, che del gruppo di lettura Punto Sud sono stati fondatori, a fianco di Fabrizio Pelosi e Lucio Levrini, nell’ambito delle tante benemerite attività culturali del Lucio Lombardo Radice.

«Il libro non è per leggere, ma per raccontare» mi dice, lapidario, Bruno, il coordinatore del gruppo, infaticabile produttore-promotore di scritti e di curiosità letterarie. Ex agronomo, sa che coltura e cultura vengono dalla stessa radice: coltivare. E nel gruppo si coltiva. Il seme è la voglia di stare insieme. Il frutto la condivisione di un atto, il leggere, decisamente individuale, privato. Tutto sta nel raccontare, ognuno al gruppo, come sente, vede, giudica quello che si è concordato di leggere. «L’impegno a render conto ad altri obbliga ad una lettura più consapevole, alla riflessione, a far sì che le pagine, le parole vadano in profondità e lascino traccia di sé» aggiunge Bruno. Da dieci a venti i partecipanti fissi; una volta al mese si trovano nella saletta dell’Espansione Sud, attorno ad un tavolo rotondo, viso a viso. Si mette in comune quel che si è tratto dalla lettura del libro prescelto la volta precedente. Poi si decide quale si leggerà. E di nuovo dopo un mese la stessa operazione. In quindici anni di attività il Gruppo di lettura ha macinato 106 titoli di vario genere, ha organizzato una decina di serate di poesia, anche con lettori esterni, ha incontrato sette autori (bella la serata con Massimo Zamboni, mio ricordo personale), ha indotto l’acquisto di più di un migliaio di libri (grate le librerie cittadine), si sono stampati (con i due Esercizi di scrittura) 300 volumetti prodotti in proprio, editi dal Lombardo Radice.

«Con la lettura e poi la scrittura conosciamo meglio noi stessi – dice Carla – e poi facciamo un esercizio di democrazia concreta per l’ascolto delle opinioni di tutti, rispettando con empatia le diversità di approccio di ognuno di noi all’esperienza letteraria». «Non siamo dei critici, ma diciamo la nostra con sincerità, liberiamo sensazioni, superiamo timidezze, apriamo le menti, senza vergognarci dei nostri limiti» dice Chiara, che aggiunge il suo entusiasmo per l’esperienza, un po’ più difficile, ma incoraggiante del cimento nella poesia.

Traspare da tutti la preoccupazione per il trend non certo entusiasmante della lettura nel nostro Paese. Siamo pieni zeppi di informazioni, ma effimere. E poveri di cultura.

Viva le biblioteche pubbliche, viva Radio Tre, viva i tanti gruppi di lettura e di scrittura che ci sono in giro: Bruno, Chiara e Carla fanno il tifo per questi presidi di umanità. Perché lo sanno: è la cultura che ci rende umani.

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