L’Allegri vince un Fab-Lab

Il bando del MIUR eroga fondi per la digitalizzazione della scuola

Incontro Elena Oleari per farmi raccontare da lei in cosa consiste la digitalizzazione in arrivo nelle scuole di Correggio. Elena è maestra presso le scuole elementari, ma svolge anche il ruolo di animatore digitale per tutto il polo “Correggio-2”.


Cosa significa essere animatore digitale?
«Significa “rianimare” gli oggetti tecnologici quando smettono di funzionare, come i computer, i tablet e le LIM (acrostico per Lavagna Interattiva Multimediale, che sostituisce la tradizionale lavagna in ardesia o a pennarello: si tratta di schermi che possono collegarsi ad internet e ai computer, per mostrare sulla parete ogni contenuto multimediale possibile: musica, video, immagini e app). Ma oltre a questo servizio di tipo tecnico, essere “animatore digitale” significa anche dare vita ad alcune pratiche di didattica innovativa attraverso strumenti in grado di coinvolgere maggiormente alunni e insegnanti. Agli studenti non devi spiegare il perché ma il come; mentre gli insegnanti a volte fanno fatica a fidarsi di quello che non conoscono, per cui vorrebbero sapere prima cosa fare e cosa otterranno facendolo: ne restano affascinati solo realizzandolo e vedendo l’impatto che il digitale ha sui ragazzi».

E nell’ambito di questa attività, avete anche vinto un bando molto interessante.
«Sì, abbiamo vinto il bando per realizzare un Atelier Creativo. L’Atelier sarà fisicamente collocato nella scuola primaria Allegri, ma sarà a disposizione di tutta Correggio. Uno dei criteri per vincere il bando era che l’Atelier coinvolgesse tutti gli studenti e anche altre realtà del territorio. Questo bando è una delle “azioni” del Piano Nazionale Scuola Digitale finanziate con fondi sia europei che nazionali. Il progetto Atelier Creativo è finanziato dal MIUR. Il Ministero dell’Istruzione ha messo a disposizione 28 milioni di euro, vinti da un migliaio di scuole italiane (di cui 240 in Emilia Romagna). Anche altre due realtà correggesi -Correggio1 e il Convitto Nazionale- si sono ben classificate.

Il bando richiedeva di progettare un ambiente dove far incontrare la manualità con la tecnologia, in un clima di incontro fra tradizione e innovazione. Il modello di riferimento è quello del Fab-Lab, cioè un laboratorio artigianale dove, con l’aiuto di supporti tecnologici innovativi (stampate 3d, scanner 3d, lasercut, penna ottica), ogni “nerd” trova il suo posto».

Chi potrà utilizzare il vostro Fab-Lab?
«L’oggetto del bando era un Fab-Lab aperto all’utenza extrascolastica: noi abbiamo individuato gli utenti del centro sociale 25 aprile e i ragazzi del doposcuola. I nonni potranno mettere in campo il loro talento narrativo raccontando storie adatte ai vari ordini di scuole (fiabe per i piccoli, avvenimenti storici per i più grandi) e i giovani potranno ricostruire i racconti attraverso gli strumenti tecnologici, istruendo i nonni sui loro utilizzi in un perfetto scambio di ruoli. Questa diventa un’esperienza preziosa per i bambini: i nonni sono in grado di darci informazioni che i bambini di oggi hanno perso. Nessuno dei bimbi di Correggio sa che a Correggio c’era il treno (se i nonni non glielo raccontano)».

Cosa ci sarà dentro?
«I 15.000 euro vinti attraverso il bando verranno spesi per acquistare il materiale più futuristico per ogni tipo di attività manuale e creativa: le penne 3D, il tavolo interattivo, la laser cut, una stampante 3d, addirittura i kit di storytelling (racconta-storie) della Lego».

Presto Correggio avrà un nuovo laboratorio dove ieri e domani si incontrano.

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