Da poco più di tre mesi, Milo Bellesia, trentanovenne lavoratore autonomo, volontario da tanti anni, è il presidente del Comitato di Correggio della Croce Rossa Italiana. Le elezioni per le cariche sociali dell’Associazione, che svolge il suo servizio di pubblica assistenza oltre che nel Comune di Correggio anche in quelli di San Martino in Rio, di Rio Saliceto e di Bagnolo in Piano (dove opera con una Delegazione, dotata di sede e automezzi autonomi), si sono svolte il 28 febbraio scorso.
Si presentarono due liste con candidati distinti alla carica di Presidente e di Consiglio Direttivo (composto da tre volontari e da un rappresentante dell’area giovani, under 32). I voti hanno dato la preferenza a Milo Bellesia come Presidente e a Iler Margini, Elisa Mori, Fabrizio Bartoli e Marco Scoppettuolo come giovane, che compongono il nuovo Comitato Direttivo.
Chiedo all’amico Milo di affrontare con una breve intervista, la situazione attuale e le prospettive a medio termine del Comitato di Correggio. Prima, però, mi sembra giusto chiedergli di sintetizzare quanto è avvenuto negli ultimi tre anni di vita della Croce Rossa, per capire la rilevante trasformazione che c’è stata nei suoi assetti organizzativi e nella sua struttura.
«Con il D.L. 178 del 2012 -spiega il Presidente Bellesia- si è inteso privatizzare la gestione dell’Ente pubblico Croce Rossa Italiana. È stato un passaggio storico per un’associazione che il 15 giugno compie in Italia ben 152 anni di vita. Era una riforma attesa da tanto tempo e finalmente ci si è arrivati. Dopo di ciò, a fine 2012 si sono svolte, su base democratica, le elezioni locali per un nuovo Presidente, organo monocratico, dopo anni di commissariamento del nostro Comitato, che era deciso dal livello nazionale. Ne sei risultato eletto tu, Claudio Rustichelli, che oggi, come volontario continui il tuo impegno esemplare, alla pari di tanti di noi. Il 2013 è stato l’ultimo anno che Correggio, e tutta Italia, ha vissuto come emanazione dell’Ente pubblico.
Il primo gennaio 2014, con atto notarile, infatti è stata fondata la Croce Rossa Italiana di Correggio, Associazione di Promozione sociale di diritto privato. È stato adottato uno Statuto unico a livello nazionale e questo “uniforma” il comportamento ed i principi che fanno da faro alla nostra attività. Si è poi arrivati alle nuove elezioni indette e tenute il 28 febbraio scorso».
Milo, ci puoi evidenziare su cosa si è intervenuto per portarci alla situazione attuale?
«Durante il 2014 e il 2015 la popolazione e le aziende del territorio sono state generose; ci hanno aiutato ad aggiornare il parco automezzi e a consolidare un equilibrio finanziario che ci mette in condizioni di tranquillità per l’oggi ed il domani prossimo».
Ora che siamo un’Associazione autonoma, come funziona il rapporto con Roma?
«Noi siamo Croce Rossa Italiana, associazione con personalità giuridica di diritto privato, iscritta nel registro delle associazioni di promozione sociale, su tutto il territorio nazionale, una e unica: ci atteniamo alle linee guida dei nostri rappresentanti a Roma.
A livello gestionale, invece, oggi siano pienamente autonomi sia patrimonialmente che finanziariamente. In sintesi, tutto ciò che acquistiamo e che ci viene donato è di esclusiva proprietà del nostro Comitato. Ed è un bel passo in avanti, rispetto alla situazione precedente, dove la nostra sovranità era molto più limitata. Naturalmente aumenta anche la nostra responsabilità verso il territorio e i cittadini, ma questo è ciò che da tempo volevamo».
Milo, com’è oggi la situazione del volontariato di Croce Rossa? E come provvede Croce Rossa Correggio a far fronte alla sempre crescente richiesta di assistenza?
«Il volontariato, in generale, è in difficoltà e ne risentiamo pure noi. I partecipanti ai nostri corsi di accesso sono meno numerosi che in passato;
[blockquote text=”I PRINCIPI CHE CI GUIDANO, PENSO PROPRIO
CHE CI PORTERANNO LONTANO” show_quote_icon=”yes” text_color=”#3d3d3f” width=”100%” quote_icon_color=”#e95f63″]
siamo però contenti per la grande generosità che tutti usano nel mettersi sempre a disposizione di chi ha bisogno.
Dove il solo volontariato non riesce ad arrivare, si sopperisce con l’assunzione di dipendenti, nel limite, ovviamente, delle disponibilità di bilancio. Siamo in attesa di firmare il nuovo accordo con la AUSL di Reggio Emilia: in pratica ci verrà rimborsato quanto effettivamente speso per i servizi fatti da noi a loro favore.
Ne deriverà anche un nuovo equilibrio per la gestione delle nostre risorse: tutto ciò che esula dal rapporto con AUSL dovrà essere gestito attraverso i servizi ai privati e l’assistenza per le manifestazioni sportive/fieristiche. Diventerà sempre più importante anche la generosità del nostro territorio.
Oltre ai servizi per la AUSL, ricordo che abbiamo una attività riservata ai giovani, una attività di sostegno sociale che vorremmo rivitalizzare ed una attività di informazione/preparazione alle scuole ed alla cittadinanza molto apprezzata».
Concludendo, cosa ti aspetti dal tuo mandato di Presidente?
«Sono ottimista sul futuro del nostro Comitato: il gruppo dirigente ha passione e competenza, i volontari sono determinati e la gente ci vuole bene. Sono componenti, queste, che fanno ben sperare. Siamo e restiamo a disposizione di chi ha bisogno. I principi che ci guidano, penso proprio che ci porteranno lontano».