Dopo la scelta dell’AUSL di eliminare l’automedica di Correggio, il fulcro del dibattito che si è acceso è diventato il tempo di intervento. Quanto tempo impiega oggi mediamente l’automedica che parte da Novellara ad arrivare sul luogo della chiamata nei diversi punti del territorio di competenza, formato dai due distretti sanitari di Guastalla e Correggio?
Durante l’assemblea del 23 agosto scorso a Correggio, quando i dirigenti dell’AUSL hanno illustrato la riforma dell’Emergenza Urgenza, il dottor Nicola Macarone Palmieri, responsabile Emergenza Territoriale 118, ha mostrato una tabella con i dati raccolti dal 17 luglio al 18 agosto 2023, cioè nel primo mese di attività dell’automedica da Novellara (tabella 1).
Periodo di riferimento: 17/07/2023 – 17/08/2023 (stesse date del 2022 per GUASTALLA_40 e CORREGGIO_40)
AM (Auto Medica); AI (Auto Infermieristica)
Dalla tabella risulta che il tempo medio di intervento (dalla telefonata al 118 da parte dell’utente all’arrivo sul posto) dell’automedica di Novellara è stato di undici minuti e cinque secondi, mentre nello stesso periodo dello scorso anno l’automedica di Correggio interveniva con un tempo medio di dieci minuti e cinque secondi. Dunque nel primo mese di attività lo scarto è stato di un minuto.
Questo dato, definito dai dirigenti dell’AUSL molto positivo, è ben al di sotto degli standard legislativi (arrivo sul posto del primo mezzo di soccorso entro diciotto minuti al 75° percentile).
Durante l’assemblea del 23 agosto il dottor Macarone
ha anche focalizzato i cardini del funzionamento dell’Emergenza Urgenza sul nostro territorio, annunciando che tra poco il numero da chiamare non sarà più il 118 bensì il 112, con una centrale unica di risposta che smisterà le chiamate alla Polizia, ai Carabinieri, ai Vigili del Fuoco e all’Emergenza Urgenza Sanitaria (grafico 2).
Le nostre chiamate vengono gestite da un operatore del 118 (infermiere specializzato e debitamente formato) che, ponendo una serie di domande codificate fornite da un software, formula un giudizio di sintesi sul caso segnalato che si traduce in un codice colore, inviando poi sul posto un Mezzo di Soccorso di Base (MSB) o un Mezzo di Soccorso Avanzato (MSA), come l’autoinfermieristica, l’automedica o l’elisoccorso (nella nostra Regione le basi di partenza dell’elisoccorso sono quattro).
Qui scatta l’importanza dei tempi di intervento per le patologie “tempo dipendenti” come l’infarto, l’ictus e i traumi gravi. Questi pazienti devono essere trasportati al più presto e con il mezzo adeguato (su gomma o per via aerea) direttamente negli ospedali più idonei, dotati di Unità in grado di affrontare e gestire le loro necessità cliniche: sala emodinamica prontamente disponibile, Stroke Unit (Unità di gestione dell’ictus ischemico o emorragico), team per la gestione del trauma severo (grafico 3).
Inutili e dannose, infatti, sarebbero le soste nei Pronto Soccorso di ospedali che non sono dotati di queste strutture. Dunque la riforma dell’Emergenza Urgenza voluta dalla Regione Emilia – Romagna e avviata dalla nostra AUSL dovrà trovare il suo pilastro in un efficiente utilizzo dei Mezzi di Soccorso (di base e avanzati).
I Mezzi di Soccorso di Base (capillarmente diffusi su tutto il territorio provinciale, con ben ventisette postazioni) hanno a bordo personale formato anche per il riconoscimento e la gestione iniziale degli arresti cardiocircolatori e per la gestione dei pazienti con traumi gravi (grafico 4).
I professionisti che operano sui Mezzi di Soccorso Avanzato, tra cui gli operatori dell’elisoccorso, hanno anche il compito di intercettare i pazienti con patologie “tempo dipendenti”. In questi casi il professionista (medico o infermiere) può indirizzare il paziente verso il luogo di trattamento definitivo, cioè direttamente verso quelle strutture dove troverà la risposta al proprio problema di salute. Per queste ragioni quindi non sono importanti soltanto i tempi di arrivo sul posto della chiamata, ma anche quelli di rientro nella struttura sanitaria adeguata. Avremo modo di capire, nei prossimi mesi, se la scelta di eliminare l’automedica di Correggio sarà compatibile con questi obiettivi.