Il teatro che resiste

La nuova stagione dell’asioli

(Intervista realizzata prima del DPCM del 25/10/2020)

Ancora Umani” è il significativo titolo della nuova stagione del teatro Asioli di Correggio che martedì 10 novembre riaprirà le porte ai suoi spettatori dopo la pausa estiva, con una programmazione per ora stabilita fino a gennaio 2021 e ridotta nel numero dei titoli ma non sul profilo della qualità.

La grande novità della stagione è la sostituzione degli abbonamenti con carnets di biglietti per cinque o otto spettacoli, acquistabili dal 24 ottobre per gli ex abbonati e successivamente dagli altri spettatori. Sul fronte della capienza, in ottemperanza ai protocolli sanitari per gli ambienti al chiuso, il teatro ha dovuto dimezzare il numero dei posti disponibili in platea e riservare i palchi alle persone conviventi. «La stagione – esordisce il direttore dell’Asioli, Alessandro Pelli – parte con tutti i criteri di sicurezza previsti dal Governo; pertanto, obbligo di mascherina già dall’ingresso in teatro, rilevazione della temperatura corporea e divieto di accesso agli spettacoli per coloro che sono in quarantena e isolamento fiduciario.

Il rispetto delle norme anti-contagio è fondamentale e deve essere priorità di tutti».

A dare il via alla rassegna sarà uno spettacolo di prosa, tratto dal testo di Gabriel Calderon “La mia infinita fine del mondo”,  che è anche una nuova produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione per la regia di Lino Guanciale, da tempo una garanzia per i frequentatori dell’Asioli. «É uno spettacolo – spiega Pelli – che tocca il contesto in cui siamo immersi e mette in scena dei conflitti famigliari il cui denominatore comune è la fine del soggetto e del suo mondo».

Il cartellone prosegue mercoledì 18 novembre con “Dokk” , una performance di danza e musica creata dal gruppo modenese Fuse, che assembla reale e virtuale contemporaneamente. Dökk è una parola islandese che significa buio. Nel buio del palcoscenico una danzatrice sospesa è circondata da schermi su cui vengono proiettate immagini digitali.

Le immagini provengono da un software che crea paesaggi digitali in tempo reale basandosi su tre diversi elementi: l’analisi del suono, il movimento della performer e il suo battito cardiaco (rilevati attraverso sensori biometrici da lei indossati) e l’analisi del “sentiment” sui social network (ogni volta che inizia lo spettacolo viene analizzata una sequenza di tweet che, grazie ad un software elaborato dagli artisti stessi, modifica le immagini proiettate).

Anche la colonna sonora principale viene “mixata” con alcune tracce aggiuntive che dipendono dalle emozioni rilevate. Ogni messa in scena di Dökk è quindi differente e unica, perché frutto della casualità e dell’imprevedibilità delle informazioni analizzate. 
Lo spettacolo sarà preceduto nel pomeriggio, alle ore 15, da un simposio dal titolo “La rinascita come costruzione del presente”.

Alla presenza di vari artisti e di rappresentanti delle istituzioni si discuterà delle potenzialità del virtuale in tempi di pandemia. Venerdi 20 e domenica 22 novembre Lella Costa interpreterà la “Vedova Socrate”, un omaggio a Franca Valeri che, prima di morire, aveva chiesto alla Costa di interpretare uno dei suoi testi più celebri.

Liberamente ispirato a La morte di Socrate di Dürrenmatt, il monologo è ambientato nella bottega di antiquariato di Santippe, la moglie del filosofo, descritta dagli storici come una delle donne più insopportabili dell’antichità ma resa dalla Valeri una donna come tante, con i suoi alti e bassi, consapevole dei difetti del marito.

Dalla comicità di Lella Costa si passa alla musica. Sabato 28 novembre, toccherà all’Orchestra Cupiditas intrattenere il pubblico dell’Asioli con la “Settima Sinfonia” di Beethoven e il “Concerto per Pianoforte” di Grieb. L’Orchestra Cupiditas, nata nel 2016 e diretta dal maestro Pietro Mezzetti, è composta da giovani e brillanti musicisti, cresciuti per lo più nell’ambito della prestigiosa Scuola di Fiesole che condividono il “desiderio ardente” (cupiditas) di suonare insieme, di stare insieme, di condividere forti emozioni. Lunedì 7 dicembre e martedi 8 tornano all’Asioli i Black Blues Brothers con lo spettacolo “Let’s Twist Again”.
Questa volta il gruppo di acrobati kenyoti, famosi in tutto il mondo per le loro performances, saliranno sul palcoscenico con impermeabili alla Humprey Bogart e, nell’attesa di un treno che perderanno, si scateneranno in salti mortali, esercizi con la fune e piramidi umane. Il tutto a ritmo di twist e rock and roll. Concludono la programmazione del primo trimestre dell’Asioli, “Misery” il 19 e 20 gennaio, “Radio Clandestina” il 29 gennaio e “Barzellette” il 30. Il primo spettacolo, diretto e interpretato da Filippo Dini e tratto dall’omonimo romanzo di Stephen King, mette in scena i tormenti creativi dello scrittore come l’obbligo di ascoltare il lettore e produrre qualcosa che lo appaghi.

Una storia di claustrofobia e follia: un romanziere di successo incarcerato da una lettrice pazza che si rifiuta di accettare la morte del suo personaggio preferito, l’eroina ottocentesca Misery. Il secondo spettacolo, invece, pensato per la Giornata della Memoria, è un omaggio al suo creatore Ascanio Celestini, che nel 2000 scrisse Radio Clandestina per ricordare l’eccidio delle Fosse Ardeatine. Il monologo, diventato un classico della “nuova narrazione”, racconta la storia degli uomini sepolti da tonnellate di terra in una cava sull’Ardeatina e delle donne che li vanno a cercare, delle mogli che lavorano negli anni ’50 e dei figli e dei nipoti che quella storia ancora la raccontano.

Una riflessione sulla storia e sulla memoria a partire da uno degli episodi più efferati dell’occupazione nazista in Italia. Infine Barzellette, sempre di e con Ascanio Celestini, propone storielle comiche che evidenziano i pregiudizi sociali trasversali a ogni società e cultura nel mondo. Già decisi anche gli spettacoli per il periodo febbraio-aprile, le cui date saranno pubblicate a gennaio e sempre da gennaio sarà possibile acquistare i biglietti per la seconda stagione dell’Asioli.

 

Nonostante gli sforzi profusi dal Teatro Asioli, la stagione teatrale è stata di nuovo sospesa dal DPCM del 25 ottobre nell’ambito delle misure per il contenimento del COVID. Le misure saranno in vigore fino al 24 Novembre.

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