Per chi non avesse mai sentito il nome di Olafur Eliasson, si tratta di un artista danese-islandese noto mondialmente per le sue sculture e installazioni artistiche immersive su larga scala, nelle quali utilizza la natura sublime dell’acqua, della luce, del vapore e della temperatura dell’aria. La sua pratica non si limita ai confini dei musei e delle gallerie e coinvolge il pubblico attraverso progetti architettonici, interventi negli spazi pubblici, azioni di educazione artistica, sociale e ambientale. Dal 1997 le sue mostre personali di ampio respiro sono state ospitate nei principali musei di tutto il mondo. Famoso il suo progetto “The Weather Project” nella Sala Turbine della Tate Modern di Londra, nel 2003, dove un sole sorgeva da una nebbia, per stupire tutti i visitatori.
Ora arriva a Firenze, a Palazzo Strozzi, la più grande mostra mai realizzata in Italia dedicata a uno degli artisti contemporanei più originali e visionari della nostra epoca. Il progetto è il risultato del lavoro diretto di Olafur e del suo Studio sugli spazi del palazzo. L’artista è intervenuto su tutti gli ambienti rinascimentali, dal cortile al Piano Nobile alla Strozzina, creando un percorso coinvolgente con una ventina di opere – inedite, storiche, monumentali, site-specific, esperibili con e senza tecnologia VR – che finisce soprattutto per incidere nella tradizionale e consolidata percezione visiva e spaziale dell’edificio simbolo del Rinascimento. Utilizzando elementi come il colore, l’acqua e la luce è stata creata un’interazione con nostri sensi ed il contesto architettonico, storico e simbolico del palazzo che viene così ripensato esaltando il ruolo del pubblico come parte integrante delle opere. Lo Studio di Eliasson riunisce un ampio gruppo di artigiani, architetti, archivisti, ricercatori, amministratori, cuochi, storici dell’arte e tecnici specializzati, proprio per poter assecondare ogni nuova ricerca.