Gazzetta di reggio, i giorni dell’incertezza

In sei mesi secondo passaggio di mano per il quotidiano locale

Chi si interessa di informazione locale e della sua evoluzione ricorderà l’ottobre appena trascorso come il mese della “seconda vendita della Gazzetta di Reggio”. Un ulteriore passaggio dopo quello avvenuto alla fine dell’aprile scorso, quando la famiglia Agnelli acquistò da De Benedetti l’intero gruppo GEDI, di cui faceva parte Gazzetta di Reggio insieme ad altre dodici testate locali.

Dopo soli sei mesi gli Agnelli hanno deciso di cedere alcuni di questi giornali dalle forti radici sul territorio: oltre alla Gazzetta di Reggio vengono messe sul mercato anche la Gazzetta di Modena, La Nuova Ferrara e Il Tirreno. L’acquirente è SAE Srl”, rappresentata da Alberto Leonardis. La trattativa dovrebbe concludersi entro il 2020.

Per i 162 dipendenti dei quattro quotidiani (120 giornalisti e una quarantina di tipografici) è stata una doccia fredda.

La redazione reggiana (15 giornalisti) inizia a capire che sono in corso trattative soltanto alla fine di settembre: il processo di cessione viene ufficializzato il 9 ottobre. Soltanto qualche giorno prima la proprietà aveva concesso, su richiesta, un incontro al Comitato di Redazione in cui i giornalisti reggiani non avevano ottenuto nessuna rassicurazione sulla tutela dell’organico. I giornalisti scioperano e ricevono attestati di solidarietà, ma la situazione è preoccupante. La cessione ad una proprietà che non appare di certo come un editore solido e di grande esperienza rende complicato il futuro di una pilastro dell’informazione sul nostro territorio.

Anche sul territorio correggese la Gazzetta di Reggio è uno strumento fondamentale di comunicazione e dibattito. Nata nel marzo del 1981, è stata diretta per 17 anni dal guastallese Umberto Bonafini. Dal settembre 1998 alla guida subentra Luigi Carletti, seguito poi da Enrico Grazioli, Fiorentino Pironti, Antonello Francica, Augusto Ditel, Sandro Moser e Paolo Cagnan. Oggi il direttore è Stefano Scansani.

Molti i correggesi che nel tempo sono stati collaboratori esterni del giornale, scrivendo articoli sulla nostra realtà. Ricordiamo Umberto Borghi, direttore didattico che di recente ha compiuto 90 anni e che è ancora nell’elenco-collaboratori; Elena Giampietri (1994-99); Luisa Cigarini (2000-2008); Silvia Parmiggiani (2006-2015); Serena Arbizzi (2015-2018, anno in cui è stata assunta alla Gazzetta di Modena, ora continua a collaborare saltuariamente).

Dal 2019 uno degli inviati da Correggio è Giacomo Bigliardi, che scrive anche per Primo Piano. Tutta la redazione di Primo Piano esprime la propria solidarietà ai giornalisti della Gazzetta di Reggio che stanno vivendo questa fase di incertezza.

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