Marzo, mese allegriano. Nel 2018 si celebra una ricorrenza importante: è infatti il cinquecentenario della Camera di San Paolo, la splendida camera picta realizzata da Antonio Allegri a Parma, per la badessa Giovanna Piacenza.
Il Correggio Art Home, centro studi sull’Allegri, ha organizzato per l’occasione un ciclo di conferenze proprio sulle camerae pictae, partendo dalla Camera degli sposi del Mantegna. La star indiscussa è, per l’appunto, la Camera realizzata dal Correggio nel 1518, di cui ha parlato la storica dell’arte Maria Cristina Chiusa. Come fare, però, per attirare e far interessare all’argomento anche i non addetti ai lavori?
Qui è entrata in gioco Francesca Rustichelli, ventisette anni, una laurea in tecniche di radiologia ed una grandissima passione per la grafica e il fumetto, coltivata sin dalle superiori. Francesca e l’Art Home si incontrano su Facebook, luogo virtuale in cui Francesca gestisce la pagina Francine, un concentrato di gag domestiche e racconti semiseri sulla quotidianità, che prendono spunto e modificano la vista stessa dell’autrice e dei personaggi che le sono più vicini: la mamma, il marito Matteo, la gatta (e, nuovo ingresso, il figlioletto Pietro).
«La pagina è aperta da circa quattro anni. È nato tutto da mia mamma, che fa delle battute fenomenali che ho pensato di condividere. Inizialmente raccontavo in modo molto fedele ciò che mi accadeva, mentre oggi prendo spunto da ciò che mi circonda e poi lo rielaboro. Per le espressioni e per la semplicità mi sono ispirata a Silvia Ziche, una fumettista che disegna vignette satiriche. Ciò che caratterizza il mio stile è la voglia di far ridere senza volgarità, compito che credo sia piuttosto arduo. Voglio che la mia comicità sia adatta a tutti, grandi e bambini».
Proprio questa sua comicità garbata ha fatto sì che le venisse proposto di partecipare a questo progetto: creare un fumetto che facesse conoscere al pubblico la Camera di San Paolo. È nato così un fumetto composto da dieci tavole, fatto che per Francesca rappresenta una novità: «non vedevo l’ora di fare un fumetto lungo!». Nella pubblicazione si trovano anche il saluto del Sindaco, una spiegazione scientifica della Camera, scritta dalla storica Maria Cristina Chiusa e una scheda sul Correggio Art Home.
Il risultato è stato presentato domenica 25 marzo proprio all’Art Home ed è stato distribuito ai partecipanti, ma sarà disponibile anche per coloro che non hanno partecipato all’iniziativa. Le tavole del fumetto, riprodotte in grandi dimensioni, rimarranno in mostra al piano superiore della casa del Correggio. «È stato emozionante confrontarsi con il Correggio a fumetti. Basti solo pensare che prima di me ci si era cimentato Silver!».
Per l’occasione, il personaggio di Francine si reca in visita alla Camera di San Paolo, venendo trasportata in un mondo fra sogno e realtà, in cui è il Correggio stesso a spiegarle gli affreschi. Insieme a lui ci sono anche la badessa Giovanna Piacenza, la Diana affrescata nella Camera e i putti. Ognuno di loro usa un linguaggio proprio e ha un carattere ben definito (Diana capricciosa come una Dea deve essere, la Badessa seriosa). Si vede qui l’influenza di uno dei fumetti che ispira Francesca nella sua produzione, Topolino, attento a trasmettere ai lettori la Storia utilizzando un linguaggio sempre appropriato. Immancabile è anche la gatta, che Francesca definisce «spalla comica della spalla comica (che sarei io)».
Parlando di realtà storica, Francesca ha dovuto studiare: «mi sono informata sui libri che mi hanno fornito dall’Art Home. Mi hanno raccomandato di non addentrarmi troppo nelle questioni interpretative, visto che non c’è una visione univoca di ciò che il Correggio ha voluto dipingere nella Camera».
Francine
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