In soli dieci mesi la Correggese è riuscita a cancellare la tragica retrocessione della scorsa stagione, riconquistando l’accesso alla serie D con cinque giornate di anticipo: eccone una breve cronistoria.
Maggio 2018: all’orizzonte nuvoloni neri, bassa pressione, venti di tempesta.
Giugno 2018: un uomo solo al comando, il presidente; forza di volontà e idee chiarissime, fare piazza pulita ripartendo da un nuovo staff.
Dicembre 2018: inverno da ricordare, sereno stabile, alta pressione, temperatura corporea in aumento dei tifosi correggesi.
Febbraio 2019: marcia trionfale, vessilli al vento, morale alle stelle; l’obiettivo si avvicina, il posto che ci compete si intravede; dopo una cavalcata entusiasmante il traguardo della “D” è lì, poche gare ancora e anche la matematica sancirà ciò che i campi dell’Eccellenza hanno già certificato, che la squadra più forte del girone A è la CORREGGESE.
Il 24 Marzo vittoria casalinga per 2-1 nel derby con il Rolo, grazie alle reti di Valim De Araujo e Landi. La matematica non è un opinione, l’impresa è riuscita: con largo anticipo siamo di nuovo in Lega Nazionale Dilettanti.
Ora proviamo a dettagliare ciò che schematicamente il ritrovato entusiasmo da tifoso/cronista mi ha fatto scrivere di getto nelle righe soprastanti.
L’aria che si respirava in paese a maggio 2018, i tifosi della Correggese Calcio la ricorderanno per parecchio tempo, una situazione da “orizzonti perduti” con la retrocessione dalla serie D al campionato di Eccellenza: la paura di perdere, causa amarezza, il Presidente; l’incertezza sulla caratura della squadra che avremmo tifato alla ripresa dell’attività agonistica; la ricostruzione di uno staff tecnico ex novo dopo l’azzeramento di quello precedente, ritenuto non adeguato a condurre una nuova fase societaria di rilancio.
Uomini di poca fede, si potrebbe dire ora della maggioranza dei tifosi, facendo salvi alcuni irriducibili ottimisti, sicuri della voglia di rivalsa di Claudio Lazzaretti, il quale, pur ammettendo che degli errori erano stati commessi, ci ha dimostrato quanto abbia a cuore la sua creatura sportiva. Passando velocemente dallo sconforto della sconfitta all’entusiasmo della ricostruzione e mantenendo una visione societaria come sempre da categoria superiore, il presidente ha plasmato una rinnovata compagine, selezionando esclusivamente figure di alto spessore morale e tecnico, con un unico obiettivo: la pronta risalita in serie D.
Arriva settembre, inizia il campionato di Eccellenza girone A: si esordisce al Borelli, pareggio. I peggiori incubi già pronti a riaffiorare. A quel pareggio inaugurale seguiranno però 13 vittorie consecutive, libidine allo stato puro: gioco, corsa, resistenza, gli avversari non reggono il confronto. Primato solitario e distacco abissale sugli inseguitori. Dopo la sosta natalizia siamo ripartiti con lo stesso piglio, un paio di pareggi e poi vittorie a raffica, con l’obiettivo di battere il record di punti conquistati per un campionato a 18 squadre: gli infortuni hanno un po’ rallentato la marcia, a volte è risultato difficile comandare le partite, ma tra le altre virtù si è evidenziata quella di saper soffrire, chi è subentrato si è dimostrato sempre all’altezza degli assenti.
Ritengo che buona parte del merito di questa marcia trionfale vada ascritto al mister Cristian Serpini, per come fa giocare la squadra, per come ha costruito un gruppo coeso al quale non concede mai di sedersi sugli allori, trovando sempre nuove motivazioni, dosando con saggezza bastone e carota. Chapeau Mister. L’auspicio dei tifosi è che facendo tesoro degli errori commessi in passato e con l’entusiasmo ritrovato, assieme all’ambizioso nuovo gruppo tecnico/ dirigenziale, chissà, che anche questa non possa essere una tappa solo di passaggio, verso traguardi più ambiziosi, vero presidente?
Sognare non costa niente, i tifosi ci sono e speriamo siano sempre più, Lei se può “C“ aiuti a sognare! Grazie presidente Lazzaretti, grazie alla squadra e allo staff tecnico e… FORZA CORREGGESE SEMPRE!