Ermes Lusetti, il cavalier cortese

Commercio e cappelletti, ma non solo

Il 25 Maggio scorso ci ha lasciato il Cavalier Lusetti Ermes. PrimoPiano e Correggio vogliono dare l’ultimo saluto a un cittadino che tutti ricordano per l’amabilità e l’eleganza.

Cavaliere lo era per davvero: il titolo di Cavaliere dell’Ordine “Al merito della Repubblica Italiana” gli era stato conferito nel dicembre del 1976 e ne andava particolarmente orgoglioso.

Era cortese per natura: questa sua caratteristica gli è stata molto utile nella sua attività di commerciante. Disponibile lo era per passione; si è infatti distinto in varie attività di rappresentanza e di volontariato.

Nasce a Mandriolo l’11 Marzo del 1924. Durante la seconda guerra mondiale è militare a Fiume. Dopo l’8 Settembre, decide di non aderire alla repubblica di Salò e viene quindi deportato in un campo di internamento per militari italiani in Germania, dove resta per due anni. Finita la guerra, il padre decide di vendere il podere e aprire, nel 1947, un negozio di generi alimentari per i figli,  poco dopo quello che oggi è il bar Principe. Ben presto, nel 1956, i due fratelli Ermes e Oscar prendono atto che non si riescono a mantenere due famiglie, così Ermes se ne va a Reggio Emilia dove apre una Cartolibreria. Passato il periodo dell’apertura delle scuole, si accorge che l’attività non rende come sperato. Poiché nella pausa pranzo a volte andava a mangiare alla “Tavernetta”, una paninoteca ante litteram, torna a Correggio con l’idea di aprire una Tavola Fredda: nacque così “La Galletta”, che si trovava al n° 35A, poco discosta dal negozio. Il fortunato locale si trasformò poi in Tavola Calda, Rosticceria e prima “Pizza al taglio” di Correggio.

Nel ‘60, alla morte del padre, i fratelli si dividono le gestioni degli esercizi: al fratello Oscar andò “La Galletta”, mentre Ermes riprende la guida del negozio di alimentari con una non indifferente innovazione: dopo una serie di s-fortunati eventi, nasce la pasta fresca. Il parroco di San Martino Piccolo, don Rabitti, andava nelle case per la benedizione pasquale e i parrocchiani non lo mandavano mai via a mani vuote; così la madre del parroco si ritrovò un gran canestro pieno di uova. Il Signor Lusetti intendeva acquistarle per il suo negozio di generi alimentari; imbracciò il manico fatto alla bell’e meglio con del filo di ferro e…la “cavagna” cadde e rimbalzò su se stessa facendo un disastro: più di metà uova si ruppero. In fretta e furia, le uova fresche, benché tremolanti e sfuggenti, furono recuperate e portate a casa alla moglie. «E adesso?». «Non si butta via niente!», disse la signora. Comincia così la vendita di pasta fresca, ben presto seguita da quella della pasta ripiena.

Gira ancora nella testa di molti correggesi l’azzeccato richiamo pubblicitario: “Da Lusetti i migliori cappelletti!”.

Instancabile lavoratore, insieme alla moglie riesce a far studiare due figli. Quando i disturbi di salute della signora si aggravano, le alleggerisce il peso del negozio, vendendo e diventando dipendente del Sidis fino a giungere alla pensione, con la quale comincia l’impegno nel volontariato.

Durante la sua vita lavorativa, è stato Consigliere della Cassa Mutua provinciale dei Commercianti e della Camera di Commercio. E’ stato poi Presidente della Caritas negli anni ‘90. Per circa dieci anni si è impegnato nella raccolta dei fondi andando di persona nelle aziende: grazie alla sua iniziativa – testimonia Brino Villa – la Caritas di Correggio riuscì ad acquisire un capannone. Ha messo grande empatia nel suo impegno come volontario dell’Avo, dal 1990 al 2012, verso i malati, le loro famiglie e gli altri volontari; ha guidato e incoraggiato i giovani volontari appena formati, senza venire mai meno all’umile servizio dei turni di assistenza; infine è stato un attivo Presidente del Centro 25 Aprile dal 1996 al 2006.

Di lui resta il ricordo di un buon padre di famiglia, di un commerciante estroverso, che non faceva mai mancare alle impiegate del Comune torta di riso e mimose l’8 Marzo, insomma, di una brava persona. Mica poco di questi tempi!

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