Energia, consumi, alimenti: regole di economia domestica

Il contrasto alla marginalità ed alla povertà è una delle questioni su cui è maggiormente attento il comune di Correggio.

In tal senso, Federconsumatori è stata coinvolta dall’amministrazione in un progetto di lavoro con famiglie in difficoltà economica, per studiare insieme a loro un percorso che avesse come obiettivo quello di individuare le voci dell’economia domestica su cui si potesse intervenire per ottenere un risparmio.

Non esiste una ricetta valida in maniera universale, fanno sapere dall’associazione, perché ogni situazione va analizzata per quelle che sono le sue peculiarità, che possono essere diverse da quelle di un altro. Nonostante ciò, abbiamo chiesto a Federconsumatori qualche indicazione di massima su cui poter riflettere per poter ottenere una miglioria dal punto di vista del risparmio. Rimandiamo, perciò, chi fosse interessato ad approfondire l’argomento, allo sportello gestito da Federconsumatori ogni mercoledì mattina, in via Antonioli, per elaborare un piano personalizzato a partire dalle caratteristiche della propria famiglia.

Abbiamo rivolto alcune domande a Lucia Lusenti.

 

Quali sono, nel bilancio domestico, le voci di spesa su cui si può intervenire?
«Non è possibile intervenire significativamente su alcuna voce di spesa, se non quella relativa al costo energia. Gli sconti, i vantaggi economici che si possono ottenere, eccetera, si riferiscono sempre alla quota energia».

 

Come si fa a capire se si sta spendendo troppo in energia?
«Ogni utenza, ogni immobile, ogni famiglia ha consumi diversi. Per ognuno bisognerebbe quindi fare una valutazione specifica: avere anziani o bambini piccoli in casa che consumano molto nelle ore diurne richiederà un contratto molto diverso rispetto a chi vive solo e lavora fuori tutto il giorno».

 

Come si può risparmiare in questo ambito?
«Valutando il proprio immobile, le proprie abitudini di consumo e cercando di coniugare attenzioni specifiche rispetto al nostro ritmo di vita, correggendo tutti quei comportamenti che, spesso inconsapevolmente, ci fanno sprecare».

 

Ad esempio, spegnere la luce quando non se ne ha bisogno, utilizzare lampadine a risparmio energetico, non lasciare il frigorifero aperto quando non serve, limitare l’utilizzo del riscaldamento quando si è realmente a casa.
Un’altra, importante, voce di spesa che può fare la differenza sul bilancio familiare è quella che riguarda l’acquisto degli alimentari. Su questo versante si potrebbero mettere in pratica modalità di acquisto e consumo del cibo che potrebbero incidere fortemente sulla riduzione dello spreco.

Federconsumatori si è attivata anche in questo senso, con l’elaborazione di una pubblicazione vera e propria, con istruzioni specifiche per una “buona spesa” ed una “corretta tenuta” del frigorifero.

Come per il tema dell’energia, anche per quello degli alimenti, ogni situazione è un caso a sé e, per avere la certezza di mettere in pratica comportamenti che siano adeguati alla propria famiglia, è sempre bene contattare direttamente l’associazione.

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