Quando l’anno scolastico termina, le strutture della cooperativa Argentovivo si trasformano ed accolgono bambine e bambini anche nei mesi di luglio e agosto.
Le maestre e il personale non sanno stare senza i bimbi e allora inventano tante attività ludiche, esplorative, didattico-divertenti-estive per loro.
Sperimentare, relazionarsi, esprimersi a trecentosessantun gradi nella scuola, in cortile, in atelier, in piscina è nel loro progetto educativo che così recita: “Modalità di lavoro basata sulla collegialità; è un servizio che sceglie di costruire un’idea di educazione che sia frutto di un confronto e di un dialogo continuo su tutto ciò che accade”.
Il coordinamento pedagogico garantisce, forma, vigila sugli interventi educativi.
Incontriamo quella che è la presidente della cooperativa fin dalla fondazione, Antonella Reggianini, in compagnia di Flaminia Raiteri, pedagogista e coordinatrice dei centri estivi.
«Argentovivo è una cooperativa costituita da soci lavoratori, con percorsi professionali diversi, che condividono un’idea di servizio formativo come luogo di accoglienza, di benessere e di crescita per i bimbi, i genitori e, in generale, per chi si occupa di loro. Nasce a Correggio nel 2002 ed oggi conta una dozzina di nidi-scuole tra Correggio, Novellara, Carpi, Modena. Le strutture sono costruite con criteri architettonici rivolti all’infanzia: colori accattivanti, ambienti intercambiabili, arredi leggeri e funzionali, materiali strutturati e di recupero. Alcune posseggono una cucina interna, altre sono servite dalla cooperativa di ristorazione CIR».
Antonella e Flaminia mi parlano con passione di convenzioni, appalti e fondazioni; di formazione di personale e consulenze con corsi per insegnanti. Oltre al consiglio di amministrazione che amministra la cooperativa, ogni sede scolastica ha un Comitato di gestione “che funziona davvero”. Mi riportano ancora alcune belle iniziative come, ad esempio, quella del micronido Anthea, dove cinque nonni in gamba, nonché soci volenterosi, regalano un giorno a settimana per collaborare anche nelle attività didattiche con le insegnanti.
«A Medolla una ditta biomedicale, nella ricostruzione post terremoto, ha realizzato uno spazio apposito per bimbi di 0-3 anni non solo per i propri dipendenti ma per l’intero territorio. Argentovivo lo gestisce dalle sette di mattina alle sette di sera. Le famiglie all’interno di questo orario prenotano un pacchetto di ore (minimo quattro)».
Penso: elastiche, leggere, flessibili queste maestre! E in settimana verrà a studiare questo modello una delegazione di svedesi e giapponesi in visita all’Università di Milano Bicocca. Prima di salutarci, le mie interlocutrici mi chiedono se ho un paio di mattine a metà luglio per dipingere coi bimbi della scuola estiva di Lemizzone. Posso dire di no?!