Distanze, distese e contributi: si può fare

L'assessore maioli risponde a baristi e ristoratori

Nel numero precedente di Primo Piano abbiamo dato voce a gestori di ristoranti e bar correggesi. Dal loro racconto sono emerse le esigenze di una categoria molto colpita dal lokdown. Abbiamo girato riflessioni e richieste a Monica Maioli, assessore alle attività produttive, commercio e centro storico del Comune di Correggio.

 

Assessore, le preoccupazioni dei gestori di ristoranti e bar riguardano soprattutto la possibilità di posticipare pagamenti e tasse. Il Comune come risponde?
«L’Amministrazione è intervenuta con urgenza sugli adempimenti relativi alla tassazione locale e abbiamo provveduto a posticipare tutti i pagamenti in scadenza, introducendo anche l’abbuono dei costi relativi al mancato utilizzo delle distese per quelle attività soggette a chiusura per effetto dei Decreti del Governo».

 

A proposito delle distese, il loro ampliamento è fondamentale per permettere ai gestori di recuperare lo spazio perduto con il distanziamento dei tavoli. Cosa avete deciso a questo proposito?
«Immediatamente dopo l’uscita del DCPM del Governo e dei relativi protocolli per le riaperture, abbiamo concesso l’ampliamento delle distese con una istruttoria estremamente veloce, per permettere, a tutti coloro che ne hanno fatto richiesta, di poter utilizzare da subito maggiori spazi, senza alcun costo aggiuntivo, e fino al prossimo 31 ottobre, così da creare le condizioni migliori per lavorare in sicurezza e per meglio garantire il distanziamento sociale senza, per questo, dover rinunciare a quei ricavi ora più che mai necessari».

 

Baristi e ristoratori chiedono anche aiuti economici. Cosa può fare concretamente il Comune?
«Stiamo valutando come ridefinire i progetti già approvati, ipotizzando un diverso utilizzo delle risorse già stanziate, che possa essere davvero di aiuto ad un rilancio complessivo del centro storico e delle sue attività. A queste misure locali vanno collegate le diverse opportunità offerte alle imprese da provvedimenti del Governo e della Regione Emilia Romagna, mi riferisco in particolare alla possibilità di accedere a risorse per la liquidità, al credito di imposta (pari al 60% del canone di affitto), ai contributi a fondo perduto (fino al 20% sui mancati incassi del mese di aprile) ed a tante altre opportunità che possono sicuramente aiutare a rendere meno pesante un periodo davvero difficile per tutti».

 

Nella fase iniziale delle riaperture c’è stata qualche tensione; i gestori hanno chiesto maggiore chiarezza sulla gestione dei controlli dei protocolli sanitari?
«Rispetto ai controlli, in questi mesi, la Polizia Municipale ha cercato sempre di tenere un comportamento educativo e collaborativo e non sanzionatorio, proprio perché le finalità non erano certo quelle di reprimere, ma bensì di accompagnare tutti nella difficoltà. A seguito della riapertura delle attività, rimane a carico degli operatori la gestione corretta delle norme di sicurezza previste dai protocolli, sia all’interno che all’esterno delle attività, compreso il divieto di assembramento all’esterno delle attività stesse. Solo insieme, con la giusta attenzione al rispetto delle regole a tutela della salute di una intera comunità, troveremo la forza per ripartire ancora una volta come solo noi, correggesi ed emiliani, abbiamo dimostrato di saper fare anche in altre occasioni. Ce la faremo, non può essere certo diversamente».

 

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