Dalla fusione di due storiche società sportive, “Fulgens” e “San Prospero”, il 29 Giugno 2012 è nata la Polisportiva “Virtus Correggio”.
Questa nuova realtà fa parte di un più ampio progetto: la nuova Unità Pastorale delle parrocchie di San Quirino, San Prospero, Fazzano, San Pietro e Fatima.
La finalità della neonata società è quella di occuparsi dello sport a livello giovanile, mentre gli under 19 e gli adulti sono rimasti nelle “vecchie” squadre sportive.
Mario Dazzi, vicepresidente con funzioni anche di Direttore Sportivo, ci spiega se è stato centrato l’obiettivo: «Il nostro compito è affiancare alla pratica sportiva un progetto educativo ben preciso, basato su un’impronta cristiana coordinata con i rispettivi Oratori.
L’obiettivo è di coniugare la qualità dell’insegnamento tecnico e didattico all’elemento dei valori pastorali, sfatando l’idea che negli Oratori l’attività sportiva sia poco competente e male organizzata».
Quali discipline sportive proponete?
«Ragazzi e ragazze possono scegliere tra calcio, calcio a 5 e pallavolo. Contiamo circa 300 atleti tesserati e siamo per numero di associati la più numerosa polisportiva della provincia. Le fasce di età riguardano le annate dal 1998 al 2008 per il calcio, mentre per la pallavolo copriamo i nati dal 1995 al 2008».
Vi avvalete anche di personale specializzato?
«La gestione sportiva è affidata a circa 20 primi allenatori tutti qualificati e laureati in Scienze Motorie e laureandi in Scienze dell’Educazione. Dal 2016 abbiamo dato vita ad una scuola allenatori (calcio e pallavolo) completamente gratuita rivolta a 35 ragazzi e ragazze dai 14 ai 17 anni».
In quali campionati gareggiate?
«Partecipiamo a campionati gestiti dalla FIGC, CSI e FIPAV. Oltre agli impianti sportivi di San Prospero, utilizziamo i campi di Fosdondo e Fazzano ed abbiamo ottenuto in gestione dal Comune di Correggio il centro sportivo di Lemizzone. Per dare spessore alle nostre attività abbiamo stretto affiliazioni con la Reggiana calcio, e l’Anderlini di Modena per quanto concerne la pallavolo».
Si è parlato di missione, gestione sportiva, agonismo e formazione. Manca qualcosa?
«Una sfida contro la “selezione”. Mi spiego: il nostro intento è valorizzare tutti i ragazzi che si avvicinano allo sport e non solo i potenziali campioni.
Proponiamo un’offerta sportiva ed educativa di qualità, con tecnici ed educatori professionalmente preparati, con un nutrito gruppo di giovani collaboratori che li affiancano».