Considerato l’alto “tasso di mortalità” delle attività commerciali, è sempre bello trovare persone determinate a portare avanti la propria impresa con entusiasmo, fiducia e costanza; il negozio di arredamento Bondavalli fa parte di questi rincuoranti esempi, infatti è presente sul nostro mercato da due generazioni e forse, ne troverà una terza pronta a raccogliere il testimone.
Nei locali dell’esposizione, trovo ad aspettarmi Renzo Bondavalli, la figlia Cristina e il nipote Nicholas; il signor Renzo, classe ’34, nato, cresciuto e tuttora residente in Via Santa Maria 8, esattamente a fianco al suo negozio, è quanto mai desideroso di condividere la storia della rivendita da lui fondata.
«Iniziai a lavorare come verniciatore e falegname a 13 anni; al tempo ero un dipendente della società Guidetti e Manicardi sita in Via Roma» racconta. «Già a 18 anni però decisi di mettermi in proprio; partii con un’attività di verniciatura aperta proprio qui in Via Santa Maria, ma dai primi anni ’70 incominciai ad introdurre la vendita di piccoli oggetti di arredamento» aggiunge. Da lì in poi, incrementerà sempre più la vendita di mobili finché questa diventerà la sua unica attività, che porterà avanti per quasi quarant’anni.
Da quando è andato in pensione, è la figlia Cristina a gestire con passione il negozio di famiglia, che oltretutto ha appena rinnovato e notevolmente ampliato.
Qual è il vostro punto di forza, ciò che vi ha consentito di restare sul mercato per tanto tempo?
«Direi che ciò che ci caratterizza da sempre è il servizio post vendita. Infatti, tutti i bravi commercianti sono capaci di convincerti che i loro prodotti sono i migliori, ma la realtà dei fatti è che gli imprevisti, come piccoli difetti di fabbrica, possono sempre presentarsi e ciò vale soprattutto quando si parla di strutture piene di componenti. Pensa che una sola cucina ne ha più di 800! Ma noi ci teniamo ad essere a fianco al nostro cliente: non solo dalla progettazione degli ambienti al montaggio, ma anche nella malaugurata evenienza di un problema. E la nostra forza è quella di riuscire a fare capire al compratore che non sarà mai lasciato solo ma che, al contrario, potrà contare su di noi in ogni momento» spiega l’attuale titolare.
Il signor Renzo però sottolinea come non sia stato facile tenersi stretta la clientela per tutti questi anni: «Le cose sono molto cambiate nel corso del tempo: le abitudini di acquisto si sono modificate, le persone che passeggiano per la nostra via sono notevolmente diminuite e di conseguenza anche i potenziali clienti; e poi c’è stata la crisi…»
Quindi, come avete fatto a fronteggiare queste difficoltà uscendone addirittura ingranditi?
«Sicuramente il fatto di riuscire a contenere i prezzi ci ha aiutati» risponde Cristina, ma il figlio Nicholas prontamente aggiunge: «In più mia madre è stata molto brava nel riuscire a trovare in Facebook quella visibilità che i portici non riuscivano più a dare». Infatti Cristina ha saputo sfruttare la forza dei social per crearsi una efficace vetrina virtuale che le permette di mostrare i suoi prodotti e di dialogare con il cliente, mantenendo costantemente vivo il rapporto umano con il compratore; compratore che poi, in molti casi: «finisce proprio per diventare un amico!»
Una delle carte vincenti giocate dalla famiglia Bondavalli appare quindi l’essere riusciti a coniugare la tradizione della “bottega”, nella quale cliente e venditore si chiamavano per nome, con lo scenario attuale. D’altra parte, la capacità di far dialogare presente e futuro, in modo che l’uno attinga dall’altro i suoi aspetti migliori, è una delle sfide che i tempi odierni ci propongono e che, come ci dimostra questa piccola impresa Correggese, è possibile vincere.